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NBA, qual è la squadra favorita per vincere il titolo?

La stagione regolare 2024/25 di NBA è ormai terminata e con i playoff in pieno svolgimento rimane solo da capire chi alzerà il trofeo Larry O’Brien. I Boston Celtics sono considerati ancora una volta i favoriti, quindi scommettere sulla loro vittoria sembrerebbe essere la scelta più logica; tuttavia per chi volesse analizzare più in generale quote, payout e consigli sul torneo potrebbe essere utile consultare la guida ai bookmaker NBA, dove vengono raccolti e valutati i migliori siti di scommesse autorizzati in Italia. Oltre ai Celtics, comunque, diverse squadre si presentano come serie contendenti al titolo. Ecco un’analisi delle principali protagoniste.

Boston Celtics

I campioni in carica, reduci dal loro 18° titolo NBA conquistato nel 2024, occupano il secondo posto nella Eastern Conference con un record nettamente positivo, ma altrettanto atteso. Non solo la coppia formata da Jayson Tatum e Jaylen Brown continua ad essere letale, ma è anche supportata da un roster profondo e ben equilibrato. L’aggiunta del veterano Jrue Holiday avvenuta la passata stagione sembra aver dato le qualità necessarie che mancavano nelle precedenti stagioni. Grazie a una combinazione di talento, esperienza e chimica di squadra, i Celtics sembrano pronti per difendere il titolo.​

Oklahoma City Thunder

Guidati dal miglior record della Lega, i Thunder si stanno confermando ai vertici della Western Conference e probabilmente di tutto il campionato (OKC è saldamente prima nel ranking generale). Shai Gilgeous-Alexander sta vivendo una stagione da MVP, supportato da un collettivo giovane e dinamico. La squadra eccelle sia in attacco che in difesa e vanta il miglior rating difensivo della lega. La capacità dei Thunder di forzare palle perse e convertirle in punti rapidi li rende una minaccia concreta per qualsiasi avversario; non sembrano proprio essere un fuoco di paglia da regular season.​ E lo conferma anche lo sweep rifilato al primo turno ai Memphis Grizzlies.

Cleveland Cavaliers

I Cavaliers hanno sorpreso molti con una stagione a dir poco straordinaria, attualmente ad Est, sopra proprio ai Boston Celtics. Donovan Mitchell e Darius Garland guidano un attacco prolifico (i Cavs sono primi per rating offensivo), mentre Evan Mobley continua a fare la differenza in difesa. In più, l’acquisizione di De’Andre Hunter ha aggiunto profondità e versatilità al roster.​

Los Angeles Lakers

La notizia dello scambio che ha portato Luka Doncic ai Los Angeles Lakers e Anthony Davis ai Dallas Mavericks ha fatto letteralmente il giro del mondo e formato, di punto in bianco, un duo stellare con Lebron James, se non un trio con l’underdog Austin Reaves. I Lakers hanno subito mostrato segnali di crescita e sono risaliti in classifica. Le incognite al momento risiedono nella profondità del roster e nell’assenza di un centro affidabile.​ Motivo per cui stanno faticando parecchio contro Minnesota nel primo turno. E sono ora a rischio eliminazione. Dovessero riuscire a superare questo primo intoppo, allora la fiducia crescerebbe esponenzialmente.

Denver Nuggets

I Nuggets continuano a essere una serie contender nella Western Conference. Nikola Jokic, tre volte MVP, guida la squadra con le sue prestazioni versatili, supportato da Jamal Murray e Michael Porter Jr. L’esperienza pregressa nei playoff e la solidità del roster li rendono una squadra da non sottovalutare nella corsa al titolo.​

Le outsider

Dopo l’acquisizione di Jimmy Butler da Miami, i Golden State Warriors hanno trovato nuova linfa. Steph Curry continua a essere una minaccia dall’arco e una spina nel fianco di tutte le difese, mentre Butler aggiunge una notevole dose di difesa e leadership.​

I New York Knicks hanno vissuto una stagione di tutto rispetto, superando per il secondo anno di fila le 50 vittorie e avendo in tasca un tranquillo terzo posto ad Est. A fare la differenza sono stati gli innesti di Mikal Bridges e di Karl-Anthony Towns, oltre al rendimento continuo del faro Jalen Brunson, che proprio con Towns compone una coppia da 50 punti di media a partita. Certo, c’è da superare Detroit al primo turno.

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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