Primo Piano

NBA Mock Draft 2022

21) Denver Nuggets – Jaden Hardy (SG, Ignite, G League)

Pur essendo uno dei giocatori maggiormente attesi della seconda stagione della G League Ignite, Jaden Hardy non è riuscito a tramutare le aspettative in Draft value, scendendo un po’ nella considerazione generale. Il talento è, però, tutto lì da vedere: un attaccante puro con le sue doti di costruzione di tiro e range molto profondo può sicuramente tornare utile nell’ottica di Denver, che potrebbe affidargli subito qualche minuto di valore dalla panchina all’interno della second unit, aspettando di vedere che genere di fit potrebbe rappresentare con il talento già a roster.

22) Memphis Grizzlies – Patrick Baldwin Jr. (SF/PF, Milwaukee, Freshman)

Come accaduto per Hardy, anche il profilo di Patrick Baldwin ha subito un clamoroso tracollo valutativo a seguito di una stagione ben al di sotto delle aspettative con la maglia di Milwaukee, peraltro sotto l’egida di suo padre come head coach. Prospetto tutto da creare ma pieno di potenziale, insomma un ottima scommessa per una delle franchigie emergenti della NBA come Memphis: la stazza e il talento per entrare, col tempo, nella rotazione allargata di coach Jenkins non mancano.

23) Philadelphia 76ers – Blake Wesley (SG, Notre Dame, Freshman)

Un altro talento partito in sordina e poi rivelatosi meritevole di una pick al primo giro: Blake Wesley è uno degli attaccanti più vari e creativi disponibili a questo punto del Draft.
Rapido e dotato di un ampio arsenale di soluzioni, sembra un profilo perfetto per raccogliere l’eredità di Maxey, ormai assurto al grado di giocatore di primaria importanza per Philadelphia, nel guidare la second unit.

24) Milwaukee Bucks – Kendall Brown (SF, Baylor, Freshman )

Apertura alare, rapidità, atletismo, grandi sprazzi difensivi e buoni margini per fornire sin da subito un buon apporto perimetrale sin da subito: Kendall Brown, malgrado una stagione non indimenticabile a Baylor, potrebbe essere il profilo perfetto per allungare una rotazione che ha bisogno di linfa vitale per poter tornare a competere in cima alla Eastern Conference. Non avendo una seconda scelta a disposizione, i Bucks potrebbero quindi puntare sul perfetto punto di incontro tra un giocatore immediatamente funzionale e il prospetto soddisfacente a lungo termine.

25) San Antonio Spurs – Jalen Williams (SF, Santa Clara, Junior)

Emerso dalle combine come uno dei grandissimi vincitori, Jalen Williams è un profilo che storicamente si sposa alla perfezione con la cultura degli Spurs: proveniente da un piccolo ateneo, versatile e consistente in più comparti del gioco, capace di dare presto un contributo nelle due metà campo. Dopo due scelte dall’alto potenziale, potrebbe essere una pick relativamente safe per i texani.

26) Houston Rockets – Kennedy Chandler (PG, Tennessee, Freshman)

Seppur frenato dalle misurazioni non eccellenti, Kennedy Chandler resta uno dei migliori playmaker puri di questo Draft: la sua ottima lettura della pallacanestro, sommata a doti atletiche non banali e a un eccellente impegno difensivo possono renderlo una pick di assoluto valore per dei Rockets che potrebbero aver necessità di esplorare quintetti in cui non sono costretti a convivere Jalen Green e Kevin Porter Jr., ancora decisamente poco lucido nel ruolo di point-guard.

27) Miami Heat – Walker Kessler (C, Auburn, Sophomore )

Miglior stoppatore del Draft assieme a Mark Williams e Chet Holmgren, Kessler ha vinto il premio di miglior difensore della SEC grazie al sensazionale dato di 4.6 stoppate di media in meno di 26 di impiego: in attacco il suo impiego primario sarà senz’altro quello di occupare il dunker spot ma occhio ai miracoli dello staff di Miami, che potrebbe curarne la crescita alle spalle di Bam Adebayo.

28) Golden State Warriors – Jake LaRavia (SF, Wake Forest, Junior)

Dopo aver accumulato picchi di talento purissimo come Wiseman e Kuminga alle spalle del nucleo di giocatori che ha appena portato il titolo nella baia, i Golden State Warriors potrebbero essere propensi a prendere un altro glue player capace di fare tutto ciò che serve nel sistema di Kerr, ricoprire più ruoli e incastrarsi al meglio con i piani presenti e futuri della franchigia: Jake LaRavia incarna al meglio l’identikit e potrebbe affiancare Moses Moody per fornire il ricambio generazionale necessario alla rotazione dei Dubs.

29) Memphis Grizzlies – Bryce McGowens (SG/SF, Nebraska, Freshman)

Dopo una sola stagione a Nebraska, Bryce McGowens sembra già poter essere un profilo perfettamente integrabile in diverse rotazioni NBA: la sua ottima comprensione degli spazi, il buon atletismo e una più che discreta creatività in penetrazione lo rendono un giocatore perfetto per attaccare i closeout, soprattutto nell’ipotesi in cui le percentuali perimetrali dovessero crescere col tempo rendendolo un tiratore affidabile.

30) Denver Nuggets – Caleb Houstan (SG/SF, Michigan, Freshman)

Per i Denver Nuggets la trentesima scelta di questo Draft è arrivata al culmine di una trade utilizzata per ottenere flessibilità salariale ma, a ben vedere, potrebbe tramutarsi nell’occasione per investire in uno sleeper piuttosto interessante: uno swingman dall’ottima stazza, con buoni istinti difensivi e un’ottima base di tiro su cui è possibile lavorare con ottimismo. Uno dei giocatori più ingiustamente svalutati dalla sfortunata stagione della propria squadra, Michigan.

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Pubblicato da
Jacopo Gramegna

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