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Corner Three #15: Top e Flop della settimana NBA

Coach Gregg Popovich diventa leggenda e mette la firma al libro dei record NBA. Ma c’è anche spazio per dei rientri tanto attesi. Cerchiamo di mettere ordine. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.

Top

Top of the Pop!

La vittoria dei San Antonio Spurs contro gli Utah Jazz non è una vittoria come le altre. Grazie al successo di sabato scorso, Gregg Popovich è diventato l’allenatore con più partite vinte in stagione regolare della storia NBA. Popovich ha raggiunto quota 1336 successi, superando quello che era il primatista fino a ieri, Don Nelson.

Un riconoscimento degno di uno dei capo allenatori più carismatici e iconici di sempre. Al record appena raggiunto vanno poi sommati i record e i traguardi nelle post season targate Spurs, una cavalcata di successi coi texani che si traduce con 5 campionati NBA, 3 premi come Allenatore dell’anno, 4 volte allenatore all’All-Star Game e una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 conquistata col Team USA.

Lunga vita a Pop.

 

Mason “lefty” Plumlee continua a stupire

In una passata pubblicazione di Corner Three vi avevamo mostrato le notevoli skill da palleggiatore di Mason Plumlee, centro old school in forza agli Charlotte Hornets. Il trend continua, dato che lo stesso Mason non ha intenzione di smettere di stupirci. Nella sfida esterna contro New Orleans, il lungo (dalle percentuali pessime ai tiri liberi, appena il 37% quest’anno) ha sfoggiato un’inedita tecnica dalla linea della carità: il suo libero tirato con la mano debole accarezza dolcemente il ferro prima di insaccarsi nel cesto. Un mancino che nessuno si aspettava, nemmeno i compagni in panchina.

 

Ritorni e recuperi: bentornati nella lega!

Gli ultimi giorni sono stati colmi di rientri acclamati. Molti giocatori importanti che per infortuni o per altri motivi avevano dovuto allontanarsi dai propri team hanno rivisto finalmente il campo. Basti a pensare ad Alex Caruso a Chicago, uno dei giocatori più amati dai tifosi Bulls ma anche uno dei più importanti nel sistema squadra. Il suo ritorno, dopo l’infortunio al polso occorso dopo lo scontro con Grayson Allen dei Bucks, anticipa di solo qualche giorno quello di Markieff Morris, anche lui in infermeria dopo l’incidente con Nikola Jokic.

Ultimo non di certo importanza, il recupero di Draymond Green per Golden State. L’assenza dell’ex Defensive Player pf the Year 2017 è costato molto nell’economia recente dei Warriors, con la banda di Steve Kerr che ha faticato e non poco senza il leader tuttofare.

Una serie di ritorni che dà una sfumatura tutta diversa all’ultima parte di regular season. Pare tutto pronto per lo sprint finale verso i Playoff.

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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