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NBA, Kevin Durant riassume i suoi obiettivi

Kevin Durant continua a sorprendere nel mondo del business.

Per l’esordio in maglia Nets di Kevin Durant, salvo miracoli, dovremo aspettare l’inizio della stagione successiva.

Il giocatore ha firmato questa estate un contratto quadriennale da 164 milioni di dollari ma al momento siede in panchina ben vestito vicino ai suoi nuovi compagni di squadra. Con l’attesa del rientro in campo anche di Kyrie Irving (out per dolori alla spalla) i tifosi dei Nets sperano che la squadra non inciampi nelle prossime partite, vista l’assenza delle due superstar.

Nell’attesa, però, KD sta già organizzando dei progetti riguardanti il suo futuro e gli obiettivi successivi alla carriera in NBA.

Durant ha svelato, in una lunga intervista concessa a Forbes, il desiderio di diventare proprietario di una franchigia NBA:

“In futuro vorrei diventare proprietario di una squadra NBA, guidare le operazioni giorno dopo giorno ed avere un impatto sui giocatori che si affacciano alla lega“.

L’ex Warrior ha dimostrato, negli ultimi anni, di sapersi muovere molto bene nel mondo del marketing. Ne è una prova la Thirty Five Ventures, start-up co-fondata con il manager Rich Kleinman. La compagnia gestisce i contratti di endorsement e di immagine di Durant, in più lancia progetti ed imprese sui social media. Negli ultimi anni ha registrato utili per 15 milioni di dollari, che Durant è già pronto a reinvestire:

“A New York c’è tanta determinazione, dedizione al lavoro e potenziale di grandezza”.

Per me, il momento decisivo è stato la firma dei contratti con Nike e Under Armour. Da loro ho imparato molto. Ad Oklahoma City i business erano il petrolio ed il mercato immobiliare, ambienti difficili in cui entrare. Ai Warriors, tutti i grandi imprenditori venivano alle partite, ed interagivano con noi. Persone all’apparenza normalissime, ma che stanno cambiando il mondo attorno a noi rapidamente, e che hanno tanto potere”.

E sugli obiettivi legati ai Nets:

“Oggi la squadra è ancora un cantiere aperto, stiamo mettendo assieme le idee […] un titolo NBA sarebbe il massimo obiettivo raggiungibile, ma riuscire a dare nuova energia alla città attraverso il basket sarebbe un traguardo ancora più… cool”.

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