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Kobe Bryant su Shaq: “Con la mia etica sarebbe stato GOAT e io avrei 12 titoli NBA”

Belli e possibili. I Los Angeles Lakers degli anni 2000 hanno rappresentato questo per tanti tifosi NBA. Il duo composto da Shaquille O’Neal & Kobe Bryant ha ammaliato l’intera Lega conquistando 3 titoli consecutivi per il periodo in cui la coppia è riuscita a convivere assieme. Poi la separazione: Shaq che va a Miami e Kobe che comanda la franchigia. La verità è che l’offseason 2003-2004 è stata sanguinosa per entrambi. Ma com’era lavorare con uno dei centri più dominanti della storia NBA? Kobe conosce la risposta:

“Una forza della natura come non ne ho mai viste in vita mia. Se avesse avuto la mia stessa etica lavorativa sarebbe diventato il più grande di tutti i tempi… era una cosa pazzesca, i giocatori di quella taglia di solito non vogliono fare i duri, paiono quasi timidi. Lui no, lui era il cattivo, non gli importava, era competitivo, era vendicativo quasi… e io avrei vinto almeno 12 anelli!”

“A proposito di etica del lavoro, una cosa che non sopporto sono le persone che non si impegnano come potrebbero, e che soprattutto si comportano invece come se lo facessero. Io e lui (O’Neal, ndr) bisticciavamo sempre: ‘Non mi hai dato la palla’ e cose così, ed io rispondevo: ‘Se nel tempo in cui io ho fatto avanti e indietro per il campo attacco-difesa tutto il tempo, tu sei ancora a metà campo, cosa dovrei fare io?‘ Molte delle nostre diatribe venivano da questo suo modo di allenarsi. C’era comunque un livello minimo di rispetto tra di noi. Shaq era abituato a stuzzicare tutti e nessuno aveva il coraggio di fronteggiarlo, e quando vide che c’era qualcuno che non aveva paura, che rispondeva… beh, credo abbia pensato anche lui: ‘questo ragazzino è un pazzo’. La nostra relazione è iniziata più o meno così“

Poi un aneddoto curioso su una partita giocata insieme in quel di Phoenix contro i Suns nel 1996, primo anno in NBA per Kobe:

“Eravamo a Phoenix, in attacco davamo sempre la palla a lui perché nessuno poteva marcarlo, gli facevano sempre fallo ma lui non segnava un libero nemmeno per sbaglio (ride, ndr). Allora in un’azione, Shaq mi ridà il pallone per un re-post ed io penso: ‘non gliela ridò di certo’ ed ho iniziato a tirare azione dopo azione. Durante un time out O’Neal si avvicina e mi dice: ‘guarda che sono libero’, ed io : ‘Ok, ok’, e così di nuovo in campo, io tiro e lui mi chiede di dargli il pallone. Ad un certo punto gli dico: ‘Vuoi la palla? Prendi il rimbalzo quando sbaglio!” Avevo 18 anni…”.

Non si è fatta attendere la risposta di Shaquille O’Neal che ha risposto in questo modo al suo ex compagno di squadra. >>>VAI ALLA NOTIZIA

 

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  • Shaq ha lavorato, e pure tanto. Il problema è che nessuno al mondo ha mai sudato quanto Kobe, e per lui chiunque non sputasse sangue ogni giorno è un lavativo. Kobe lo si ama e lo si odia per questo.

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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