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Knicks, Joakim Noah e Jarrett Jack delusi per i mancati buyout

I New York Knicks hanno deciso – dopo l’infortunio della star Kristaps Porzingis e il concomitante inabissamento delle chance di centrare i Playoff – di lasciare spazio ai giovani. La rotazione è stata rivoluzionata da coach Hornacek, coi veterani che trovano sempre meno opportunità e i vari Frank Ntilikina, Emmanuel Mudiay e pure Trey Burke – che, anche se è in NBA già da 5 stagioni, ha solo 25 anni – in rampa di lancio.

A risentirne, in primis, Jarrett Jack, play-guardia 35enne che si è visto sopravanzare dai colleghi più giovani appena citati. Anche il 33enne Joakim Noah, che gioca in un ruolo diverso, è scomparso dai radar (a seguito, pare, di una lite con Hornacek). Noah e Jack hanno provato ad accordarsi coi Knicks per un buyout, ma le trattative non hanno avuto buon esito. I due, alla scadenza del periodo utile per essere tagliati, firmare con un’altra squadra ed essere eleggibili per i Playoff – deadline che era ieri, 1 marzo – sono rimasti a New York. Contro la propria volontà.

START AGAIN

Noah, in particolare, sarebbe in totale rottura col front office di NY. Secondo il New York Post, il centro francese avrebbe rifiutato l’offerta dei Knicks, che per tagliarlo – permettendogli così di firmare con una contender – gli hanno chiesto di rinunciare a una parte consistente dell’attuale contratto da 72 milioni di dollari complessivi (firmato lo scorso anno).

Il lungo europeo diventerà free agent nel 2020. L’accordo in essere recita 17 milioni per la stagione 2017-2018, 18 per il 2018-2019 e 19 per il 2019-2020. Cifre assolutamente fuori mercato per un giocatore declinante, che ha segnato meno di 5 punti di media nelle ultime due annate. I Knicks ora sperano di riuscire a scambiarlo in estate. Al momento l’ex-Bulls è fuori squadra e si allena da solo.

Situazione leggermente diversa quella di Jarrett Jack. L’esterno voleva a propria volta giocarsi le proprie carte in una squadra di alto profilo. Anche in questo caso è mancata la quadra col front office. Jack, al contrario di Noah, ha provato a prendere la cosa con filosofia:

“Sono uno che dà sempre il massimo, quindi non è facile finire ai margini. Non ho potere sulle decisioni prese dal front office. Posso solo adattarmi e continuare a impegnarmi in allenamento, mantenendo un’attitudine positiva.”

Jack ha giocato 0 minuti nelle ultime tre gare dei Knicks. Il veterano ha 7.6 punti e 5.8 assist di media in stagione, in 25.9 minuti a partita.

 

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Elia Pasini

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