Risultati NBA

Risultati NBA: Simmons rookie o son desto? Bene Celtics, Rockets e Spurs

(19-27) Charlotte Hornets 96-101 New Orleans Pelicans (26-21)

I Pelicans battono gli Hornets mandando quattro uomini in doppia cifra. Moore (11 punti) tira male (4-12); i soliti Davis (19, 6 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate e 2 stoppate) e Cousins (16, 13 rimbalzi, 5 assist, 1 rubata, 5 stoppate; 8 palle perse) fanno il loro. L’eroe di nottata è Jrue Holiday, che mette a referto 19 punti, compresi i due layup e due liberi a nei 2 minuti conclusivi che permettono ai Pelicans di mantenere un piccolo – ma decisivo – vantaggio fino in fondo. Questo il finale di gara nella ricostruzione di “coach” Cousins:

“Ho detto a Jrue di attaccare il pitturato. Dwight Howard non si è mai staccato da me nel corso della partita. Ha cercato di farmi segnare il meno possibile. L’area è rimasta aperta: Jrue è grosso e forte fisicamente. Credo non ci siano esterni in grado di tenerlo nell’uno contro uno.”

Proprio Howard, alla millesima partita in carriera, è il leader statistico degli Hornets, con 22 punti e 16 rimbalzi. Segue Kemba Walker con 20 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Charlotte rimane un cantiere aperto, con tutto il quintetto messo sul mercato dalla dirigenza. I Pelicans sono alla terza vittoria consecutiva (sesti a Ovest). Hornets undicesimi a Est.

(22-24) Detroit Pistons 95-98 Utah Jazz (20-28)

Non basta una prestazione “for the ages” di Andre Drummond per regalare ai Pistons l’affermazione sugli Utah Jazz. Il centrone, rimasto fuori dall’All-Star Game, sfrutta le motivazioni extra per confermare di essere il miglior rimbalzista NBA. Dre chiude con 30 punti, 24 carambole (8 offensive), 4 assist, 3 rubate, 6 stoppate e 5 palle perse, andando a un solo assist e due rubate da un clamoroso 5×5. Non solo: Drummond è il giocatore più giovane nella storia NBA a raggiungere quota 2.000 rimbalzi offensivi (a 24 anni e mezzo). Superati Moses Malone e Dwight Howard. Utah invece non ha picchi statistici, ma sfrutta un attacco equilibrato per portare la gara a casa nell’overtime. 5 gli uomini in doppia cifra: 15 per Gobert e Mitchell, 13 per Ingles, 11 per Rubio e Johnson. I Pistons quasi la chiudono con un parziale di 10-0 a inizio ultima frazione (88-79); i Jazz non si arrendono e ricuciono lo strappo. È Ingles a segnare il layup dell’89 pari a pochi secondi dello scadere. Nell’overtime (9-6) Utah trova lo sprint decisivo e non si fa più riacciuffare. Felice dell’esecuzione dei suoi coach Snyder:

“Le letture sono state buone. Sul canestro del pareggio a fine ultimo quarto Ricky (Rubio) ha fatto un gran passaggio. Volevamo darla a Donovan (Mitchell) o Joe (Johnson). Ricky ha trovato Joe (Ingles) che è stato bravo a tagliare e segnare.”

I Jazz restano attaccati al treno-Playoff (decimi a Ovest). Pistons in caduta libera: noni a Est.

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Pubblicato da
Elia Pasini

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