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Melo evidenzia i problemi di comunicazione tra giocatori ed arbitri

Uno dei giocatori più esperti della lega ad oggi ancora in attività è senza dubbio Carmelo Anthony, uno dei componenti della celebre classe 2003 del Draft (che ha visto essere scelti, tra gli altri, anche LeBron James e Dwyane Wade) che festeggia quest’anno 15 stagioni in NBA.

Il giocatore degli Oklahoma City Thunder in questi anni ha vissuto l’evoluzione della NBA diventata, ormai da anni una lega totalmente internazionale, ma che sta assistendo nelle ultime stagioni ad un peggioramento del rapporto tra i giocatori e gli ufficiali di gara, così come lo stesso Anthony ha discusso durante un’intervista con Royce Young di ESPN.

Il gioco è cambiato tantissimo da quando sono arrivato 15 anni fa, i giocatori e gli arbitri avevano un dialogo, che fosse positivo o negativo, c’era sempre un momento in cui ti lasciavano sbollentare e poi venivano da te a dirti che era abbastanza e di andare avanti.

Oggi invece accade tutto troppo velocemente. Dai uno sguardo sbagliato a qualcuno e prendi un tecnico, dici una sola cosa sbagliata e prendi un tecnico. Penso che sia questa la differenza da quando sono arrivato, il dialogo, la comunicazione e le relazioni tra arbitri e i giocatori rispetto ad ora erano molto diverse. Ora non c’è più comunicazione.

Sono stati diversi i momenti in questa stagione che hanno dimostrato queste difficoltà: dalla prima espulsione di LeBron in carriera, all’accesa discussione tra Shawn Livingston e l’arbitro Courtney Kirkland, arrivati addirittura testa contro testa.

La direttrice della NBPA Michele Roberts si è già incontrata con i rappresentanti dell’associazione arbitri per discutere di questa situazione spiegando come i giocatori siano arrabbiati di come ormai vengano ignorati e semplicemente puniti con un tecnico ancora prima di poter parlare con un arbitro.

Secondo Anthony i motivi di questa ostilità sono da ricercare nel cambiamento del gioco degli ultimi anni:

Penso che il rapporto sia cambiato insieme al gioco. Oggi si gioca molto più velocemente, gli arbitri non hanno più modo di costruire relazioni con i giocatori.

Vedremo nelle prossime settimane, ed in particolare con l’avvicinarsi del periodo più caldo della stagione, se ci sarà un miglioramento della situazione che ad oggi sta penalizzando entrambe le categorie dando vita a partite più cattive e, contemporaneamente, più difficili da arbitrare.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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