Da quel maledetto 28 aprile 2012 — rivissuto su queste pagine con lucidità e una punta di nostalgia da Alberto Mapelli — la carriera di Derrick Rose ha subìto una brusca battuta d’arresto, la prima di tante.
Lasciato da parte un passato glorioso da MVP —il più giovane nella storia della NBA —, il nativo di Englewood deve ora fare i conti con una situazione sempre in bilico dal punto di vista fisico e psicologico. Le recenti dichiarazioni rilasciate a Marc J Spears di TheUndefeated fugano però tutti i dubbi insinuatisi nelle scorse settimane e ci consegnano un Rose pronto a rimettersi in gioco, ancora una volta:
Molte persone pensano che io sia depresso a causa del momento che sto attraversando. É l’esatto contrario. Ho imparato dai miei errori tre o quattro anni fa. [All’epoca] mi chiusi in un guscio. Ora che sono in questa posizione, è giusto che impari dai migliori. Resto con la mia squadra e la mia famiglia, comunicherò e cercherò di essere aperto.
Rose è abituato a prendersi pause di riflessione —si ricordi una situazione analoga nella scorsa stagione, in maglia Knicks — e mette a tacere con forza i rumors che paventavano l’ipotesi di un ritiro:
Discussioni stupide.
Derrick Rose: le prime parole dopo il ritorno ai Cavs