Joel Embiid è tornato a far parlare di sé, questa volta con una dichiarazione che alcuni potrebbero ritenere azzardata, ma non per questo meno veritiera.
“Non per tirarmela, ma ora come ora penso di essere il miglior difensore dell’intera lega,”
afferma Embiid ai microfoni di Jessica Camerato, NBC Sport.
Nonostante possa sembrare solo un ennesimo auto-elogio da parte di “The Process”, le motivazioni che hanno spinto il 23enne camerunense a rilasciare queste dichiarazioni non sono così banali, anzi.
Joel è infatti la vera “ancora di salvataggio” dei Sixers, che non a caso attualmente sono settimi nel ranking difensivo della lega (concedendo 101.8 punti per 100 possessi). La franchigia inoltre ha un “defensive rating” di 96.6 punti in 439 minuti con Embiid in campo, mentre ne concedono circa 11 in più quando il numero 21 si trova in panchina.
Embiid infatti non guida Phila solo dal punto di vista realizzativo (quasi 23 punti a partita), ma è decisivo anche e soprattutto nell’altra metà del campo, catturando 9.1 rimbalzi difensivi (quarto nella lega) e registrando 1.9 stoppate (quinto) a partita. Ultimo, ma non certo per importanza, il suo plus-minus reale difensivo: 2.74, quarto nella lega e migliore persino di Draymond Green, difensore dell’anno.
Philadelphia è ora 10-7, quinta ad Est e con serie possibilità di fare i playoffs dopo sei anni di tanking, spinta da un giovane Ben Simmons che promette di brillare sempre più e, ovviamente, dal “migliore difensore della lega”.
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Qui lo dico e qui lo nego, Simmons è il prossimo grandissimo dopo LeBron. Sarà lui il suo erede