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Ray Allen accusato di stalking, si difende: “io vittima di catfishing”

Il due volte campione nonché leader all-time per tiri da tre segnati in NBA Ray Allen si è rivolto ad un tribunale per far luce su un caso che lo vede accusato di stalking.

Secondo il legale di Ray Allen sarebbe invece il giocatore ad essere vittima di stalking per mano di una persona, tale Bryant Coleman, che lo ha ingannato attraverso il fenomeno noto in America come catfishing. 

Questo fenomeno prende il nome da catfish, letteralmente pesce-gatto ma anche famoso documentario del 2010, con il quale si indica uno o più soggetti che creano account falsi sui social media per truffare o prendersi gioco di qualcun’altro. 

Allena ha presentato una mozione urgente alla corte ad Orange County, Florida. L’atto citato avviene a seguito di una segnalazione di stalking presentata da Coleman ai danni di Allen.

Secondo quanto riportato nella mozione pare che Bryant Coleman abbia creato diversi account fittizi con i quali si fingeva donne attraenti interessate ad Allen, il quale interagendo con loro è caduto in trappola fornendo materiale suscettibile di ricatto.

L’avvocato David Oscar Markus ha rilasciato una dichiarazione dicendo che Allen ha intrapreso un’azione legale nel tentativo di porre fine alle minacce contro di lui e la sua famiglia, e che Allen è stato vittima “di uno schema online per estorcere denaro e metterlo in imbarazzo da qualcuno che sembra avere gravi problemi”.

Nella deposizione Allen ha dichiarato che Coleman ha minacciato di rivelare i dettagli delle loro conversazioni per ricattarlo e che le parti alla fine hanno raggiunto un accordo per mantenere tutto privato. Allen ha detto che l’accordo è stato violato e che Coleman ha continuato a molestare lui e la sua famiglia attraverso diversi account sui social media.

In un altro estratto della mozione si può leggere:

Ha pubblicato post riguardanti la moglie di Ray, i figli di Ray, il cane di Ray, le case di Ray, il ristorante della moglie di Ray e altri numerosi riferimenti personali. Coleman non si sarebbe limitato solo a pubblicare riguardo queste cose, in realtà avrebbe pubblicato mentre si trovava fisicamente nel ristorante della moglie di Ray ad Orlando e si è assicurato lo sapessero taggando Ray e sua moglie sui post.

Non è ancora chiaro se Coleman abbia un avvocato e non è stato possibile trovare un  numero di telefono riconducibile a lui.

David Oscar Markus ha infine aggiunto:

Ray si dice rammaricato di aver interagito con questa persona online e allo stesso tempo sollevato di non averlo mai incontrato di persona. Questa esperienza ha avuto un impatto negativo su Ray, e spera che altri possano usare il suo errore per apprendere i pericoli di comunicare online con estranei

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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