Hassan Whiteside, fresco di rientro dopo una manciata di partite ai box, non sta attraversando un momento facile dal punto di vista fisico e mentale in questo inizio di stagione. Nei giorni scorsi il giocatore si era mostrato perplesso per la gestione dei suoi minuti e, da questo punto di vista, l’essere rimasto in panchina per buona parte del secondo tempo del match contro i Golden State Warriors non deve avergli certo fatto piacere.
SUPPORTO I senatori dello spogliatoio di Miami sono disposti ad “aspettarlo” e hanno avuto un confronto con lui nel post partita. Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate al Miami Herald da Goran Dragic e rilanciate da ESPN:
A volte, in certe serate, proprio non ne hai. [Whiteside] ha ammesso- Ragazzi, vi ho deluso. Siamo qui per aiutarlo. È nella nostra squadra, è il nostro giocatore. Lo amiamo e questa è l’unica cosa che conta. […] Tornerà quello di sempre, ne siamo convinti.
Udonis Haslem, veterano del roster a disposizione di coach Erick Spoelstra, la pensa allo stesso modo:
Nella seconda notte di un back- to- back, a volte, il tuo corpo proprio non se la sente. È in questi momenti che devi essere forte mentalmente. Raccomando ai ragazzi 48 minuti di basket solido dal punto di vista mentale, non bisogna farsi abbattere. Dobbiamo lavorare su questo. Non siamo delusi. […] Whiteside sta ancora imparando, si sta mettendo nell’ottica di ciò che ci aspettiamo da lui. […]. Ci nutriamo della sua energia ed è il nostro miglior giocatore. Vivremo e moriremo con lui.
Il capo allenatore, dal canto suo, minimizza:
Richiamarlo in panchina è stata una mia scelta, nulla di più. È solo una partita. Sa quanto è importante per permetterci di giocare a un alto livello e con intensità. Andremo avanti.