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Finals 2016, Draymond Green chiese aiuto a Kobe dopo l’episodio del colpo proibito a LeBron James

NBA Finals 2016, gara 4, 2-1 Golden State. LeBron James e Draymond Green, sugli sviluppi di un pick and roll condotto da Curry, “combattono” come spesso accade sui parquet delle Finals. Green rialzandosi da terra colpisce James fra le gambe. Questo gesto che poi porterà al tecnico ed alla squalifica per gara 5, in realtà gli è costato qualcosa di diverso, l’etichetta di giocatore sporco.

La voce del pubblico, che siano tifosi o meno, e della stampa è sempre di gran peso per i giocatori (Durant ultimo esempio lampante) che sono chiamati a sostenere anche la pressione psicologica derivante dal pensiero di massa. Alcuni la sopportano abbastanza bene, riuscendo anche ad incanalare l’eventuale energia negativa, che si genera dai rapporti con pubblico e stampa, in qualcosa di sfruttabile sul campo.

Nonostante l’apparenza di “duro a morire” del lungo dei Warriors, anche lui ha sofferto per le notizie ed i pareri che lo volevano un giocatore sporco dopo l’episodio con LeBron. Allora ha chiesto aiuto a Kobe Bryant che reggeva questo genere di pressione come fosse nulla.

Stavo passando in tutta quella merda con la stampa e con i colpi ed era un casino. Quindi ho chiamato Kobe e gli ho detto “Questa merda mi sta uccidendo, perché vogliono dipingermi come qualcosa che non sono, chiedendomi se potessi colpire qualcuno di proposito. Non colpirei nessuno di proposito. E’ una stronzata.

La risposta di Kobe è riassunta in una riga particolare, ha detto Green a GQ.com’s Clay Skipper:

Se ti aspetti che ti capiscano sei fottuto.

Ed ancora Green ha aggiunto:

Era la stronzata migliore che avessi mai sentito. Perché mi diede una prospettiva sul perché le persone non mi capissero. Sono tanto competitivo. Metto la mia competitività lì in campo con chiunque. Come potrebbe capirlo qualcun’altro? E’ un livello differente.

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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