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Jabari Parker non fa sconti, chiede il massimo salariale

Jabari Parker vuole essere una star della Lega. Sotto tutti i punti di vista, anche quello economico. La stella dei Milwaukee Bucks infatti non accetta compromessi, la franchigia dovrà sborsare un bel po’ di danari per scongiurare una restricted free agency. 

Precisamente si parla di una estensione contrattuale al massimo salariale di un valore che si aggira sui $151,1 milioni. Parker ha i requisiti per ricevere un’offerta contrattuale chiamata “Designated Rookie Extension”. Contratto quinquennale, primo anno con salario fissato al 25% del salary cap stimato ($103 milioni nella stagione 2018-19) con aumento dell’8% annuo per i 4 anni successivi. Il quinto anno di contratto potrebbe fruttargli circa il 30% del salary cap se vengono raggiunti degli obiettivi, ad esempio l’iscrizione in uno dei quintetti All-Nba votati a fine stagione.

I giocatori eleggibili per l’estensione contrattuale sopracitata devono rispettare sostanzialmente due parametri, entrare nel quarto anno di carriera in Nba ed avere un contratto da Rookie. Le squadre (tutte) possono negoziare un accordo a lungo termine fino al 16 Ottobre (giorno precedente alla vigilia di inizio della stagione), nel caso in cui non si raggiunge un accordo prima dell’inizio della stagione i Bucks potrebbero ancora negoziare con Parker, ma il giocatore diventerebbe free agent e ciò significa che sarà alla mercé del mercato e  Milwaukee si vedrebbe costretta a dover ribattere alle proposte delle altre franchigie.

Jabari Parker ha collezionato in carriera una media di 15.8 punti, 5.6 rimbalzi e 2.1 assists a partita. I continui infortuni hanno funestato il talento dell’ala prodotta da Duke University, e proprio il fattore infortuni condiziona maggiormente le idee e le decisioni dei Milwaukee Bucks. Nel corso delle sue prime tre stagioni, Parker ha giocato 152 partite su 246 potenziali a causa di due infortuni gravi al legamento crociato anteriore nei finali di stagione del 2014-15 e 2015-16.

Il dilemma dei Bucks, dunque, è quello che diverse squadre prima di loro si sono trovate davanti. Scommettere su un giocatore che potrebbe essere un all-star della lega con una storia breve ma intensa di infortuni più o meno gravi. Così come avviene a Philadelphia per Embiid.

Ad agevolare la scelta però c’è un elemento, tutt’altro che trascurabile, il talento cristallino del ventiduenne nato a Chicago con il nome di Jabari Parker.

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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