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Il ranking all-time di Barkley: MJ 1°; Kobe 6°, LeBron 7°; Bird e Magic fuori dalla top-10

Ci risiamo: Charles Barkley e le dichiarazioni al limite. Sir Charles, in onda in tv su CSN, ha stilato la sua personalissima lista dei 12 giocatori più forti di tutti i tempi. Una lista che farà discutere.

KOBE GOOD, MJ BETTER, BIRD & MAGIC OUT

Questa la top-12:

  1. Michael Jordan
  2. Oscar Robertson
  3. Wilt Chamberlain
  4. Bill Russell
  5. Kareem Abdul-Jabbar
  6. Kobe Bryant
  7. LeBron James
  8. Jerry West
  9. Elgin Baylor
  10. Tim Duncan
  11. Larry Bird
  12. Magic Johnson

Dando per scontato che i 12 nomi scelti da Barkley siano più o meno i medesimi che ogni appassionato/esperto di pallacanestro selezionerebbe (con le possibili alternative di Shaquille O’Neal, Hakeem Olajuwon e Moses Malone, in base alle preferenze sui centri più forti di tutti i tempi), l’ordine in cui sono stati disposti da Barkley ha però le sue “peculiarità”.

L’adagio per cui è difficile confrontare superstar di epoche diverse rimane valido, eppure vedere il pur leggendario Oscar Robertson alla posizione numero 2 – davanti all’ex-compagno Kareem Abdul-Jabbar e a Larry Bird, per dirne due – pare un’esagerazione.

Larry Bird, oltretutto, nella classifica di Barkley figura addirittura fuori dalla top-10 (undicesimo). Come il rivale storico di Larry Legend, Magic Johnson (dodicesimo). Parliamo, come noto, dei due giocatori-chiave per lo sviluppo del movimento-pallacanestro prima della venuta di His Airness Michael Jordan.

Parlando dei contemporanei, Barkley ha messo Kobe Bryant (sesto) davanti a LeBron James (settimo). Una scelta più che difendibile, pur se per molti LBJ ha già superato Bryant per piazzare nel mirino proprio Michael Jordan.

Per finire Barkley, interrogato a riguardo dal conduttore della trasmissione, si è autocollocato al ventesimo posto. Una posizione tutto sommato equa, per uno dei più forti giocatori di sempre a non aver mai vinto un titolo. Che, da commentatore, si è trasformato in una delle personalità più controverse – e in qualche modo stimolanti – dell’intero ecosistema NBA.

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Pubblicato da
Elia Pasini

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