Il piano per il rinnovo della Quicken Loans Arena di Cleveland è stato cancellato dalla dirigenza dei Cavaliers.
Alcuni comitati locali si sono opposti all’utilizzo di soldi derivanti da tasse per il riassetto delle infrastrutture. Il piano da $140 milioni sarebbe stato finanziato a metà dalla dirigenza Cavs e dalle casse pubbliche attingendo a fondi derivanti da tasse. La Corte Suprema dell’Ohio ha ordinato, diciotto giorni fa, a Patricia Britt, Consigliere amministrativo del Consiglio della città di Cleveland, di accogliere la petizione per indire un referendum sottoscritta da alcune coalizioni affinché si potesse contestare la destinazione delle tasse sopracitata. Questo ha portato a notevoli ritardi nella concretizzazione del progetto lasciandolo in un limbo.
A questo proposito la contea di Cuyahoga ha rinviato la vendita di titoli di debito per finanziare il progetto finché il dibattito non fosse stato chiarito. Vendita di titoli che è stata approvata già a Marzo. Questo ritardo ha provocato ulteriori remore sulla fattibilità del progetto secondo Dan Gilbert, proprietario dei Cavs.
I Cavaliers hanno tempo fino al 15 Settembre per dare inizio al progetto di ristrutturazione della Quicken Loans. Questo quanto affermato nell’ammonimento della Nba, se i lavori non cominceranno entro il limite preposto la candidatura come città ospitante l’All-Star Game 2020 oppure 2021 non verrà considerata.
Il piano comprende la costruzione di aree ristoro e spazi di ritrovo che permetteranno ai fans di guardare il match mentre si mangia. La Quicken Loans Arena è una delle più vecchie arene non ancora sottoposte a lavori di ristrutturazione.