Secondo alcune indiscrezioni filtrate poco fa, i Golden State Warriors, nel giorno dopo la vittoria del titolo NBA 2017, avrebbero rifiutato l’incontro alla Casa Bianca.
La tradizione vuole infatti che i campioni uscenti incontrino il presidente in carica degli Stati Uniti al termine della stagione, o all’inizio di quella successiva.
Molte fonti autorevoli hanno riportato, nelle ultime ore, la notizia come certa. Dietro una decisione così forte ci sarebbe una forma di protesta contro il presidente Donald Trump.
Ma qualche minuto fa è arrivata la smentita attraverso il tweet del giornalista di ESPN Marc Spears :
I Warriors non avrebbero ricevuto ancora alcun invito per la visita. La decisione è quindi rinviata al momento opportuno.
L’allenatore Steve Kerr si era già espresso più volte contro la politica sull’immigrazione di Trump. In particolar modo si era schierato contro il bando ai musulmani emanato dal neo presidente nel febbraio di quest’anno.
Che le simpatie politiche di Kerr e in generale della franchigia non siano esattamente coerenti con la politica di Trump non sembra un mistero. Ma da qui a prendere una decisione così forte il passo è lungo.
Per avere conferme ufficiali attendiamo le prossime ore. Ma è certo che comunque vada, difficilmente vedremo facce così sorridenti.
