Kevin Durant ha ricevuto la sua bella dose di critiche, quando la scorsa estate decise di firmare per i Golden State Warriors. Tuttavia non è stato il primo ex MVP ad unirsi ad un “superteam” nella speranza di vincere un titolo.
Durante una sua intervista, rilasciata meno di un’ora fa a Howard Beck del B/R Mag, l’ex Oklahoma City Thunder ha affermato infatti che la decisione presa da LeBron nell’estate del 2010, quando passò dai Cleveland Cavaliers ai Miami Heat, lo ha aiutato molto nella sua decisione finale. La seconda scelta assoluta al Draft del 2007 è tornato anche sulle reazioni, che hanno seguito la sua scelta, di tifosi e addetti ai lavori sottolineano come con il tempo le cose si stanno normalizzando e, se prima avvertiva un pò di fastidio nel leggere alcuni commenti, adesso non ci fa più molto caso.
Non è un segreto infatti che per molti mesi, Durant è stato lo sportivo più odiato degli Stati Uniti ma tuttavia non si può negare che la sua decisione, oltre ad essere legittima, non stia pagando dividendi visto che il 28enne da Washington è a sole due vittorie dalla conquista del suo primo Larry O’Brien Trophy.
Sempre nella sua intervista ha aggiunto che è nella piena libertà delle persone decidere il proprio futuro una volta diventati free agent, affermando che:
“Decidere autonomamente il proprio futuro è l’essenza della free agency. Non biasimo LeBron o LaMarcus (Aldridge) ma neppure tutti quei ragazzi che hanno deciso di rimanere nelle proprie squadre perché era quello che desideravano. Ecco: fare quello che si vuole è il potere della free agency”.
Durant la sua scelta l’ha già fatta, ma non sarà sicuramente l’ultima stella che si accorderà con un superteam. Si fanno sempre più insistenti infatti le voci che vorrebbero Chris Paul molto vicino ai San Antonio Spurs. (LEGGI QUI)
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