Il cambiamento nel metodo di qualificazione ai mondiali di basket del 2019 prevede partite da giocare durante la stagione sportiva. Di conseguenza, la federazione americana ha deciso che la squadra che dovrà affrontare la fase qualificatoria non sarà formata da giocatori NBA.
Ora, la federazione è davanti ad un bivio: che giocatori mandare? Le opzioni sono due. O si mandano i giocatori della D-League, o si mandano giocatori americani che non giocane in NBA ma in leghe del mondo selezionate dalla stessa federazione americana.
In più c’è il nodo allenatore. Le partite di qualificazione sono in programma a partire da novembre. Greg Popovich, nuovo allenatore di Team USA, in quel periodo, ovviamente, sarà impegnato con i suoi San Antonio Spurs. C’è da trovare anche chi siederà in panchina ad allenare quindi. Probabilmente si sceglierà qualcuno che non ha una panchina nel periodo della qualificazione. O si sonderanno alcuni vice-allenatori (Trajan Langdon, assistant coach ai Nets e vecchia conoscenza europea, è un nome che circola molto per la panchina)
Questa qualificazione ai mondiali avrà luogo da novembre 2017 a febbraio 2019. Il programma prevede 12 partite per Team USA, due a novembre di quest’anno, due a febbraio 2018, due a giugno 2018 e le rimanenti tra agosto e febbraio 2019. Team USA rimane comunque favorita per entrare nella competizione mondiale come squadra numero 1.
“Siamo molto contenti di lavorare con la D-League per cercare talenti che possano affrontare il torneo di qualificazione ai mondiali di basket del 2019 in Cina” ha concluso il CEO di USABasketball, Jim Tooley.