Spettacolo Rockets in gara-1, dominati gli Spurs

HOUSTON ROCKETS

JAMES HARDEN: 9.5. Dirige l’attacco di Houston a meraviglia. Segna quando c’è da segnare, mette in ritmo i compagni quando sono liberi. Domina la partita con una calma e una sicurezza incredibile. Gioca solo tre quarti, e nonostante tutto mette a segno 20 punti e 14 assist. Una sola parola: MVP.

CLINT CAPELA: 9. Domina la sfida nel pitturato contro i lunghi Spurs. In attacco fa segnare il suo career high con 20 punti a cui aggiunge 13 rimbalzi e una presenza in campo da veterano playoff. Il plus/minus di +29 la dice lunga sull’impatto dello svizzero nella partita.

ATTACCO ROCKETS: 10. Una sola parola: spettacolare. L’attacco di Houston in questa partita è stato praticamente perfetto. 22 triple segnate (record di franchigia nei playoff), 30 assist di squadra, sei giocatori in doppia cifra. Gli Spurs, impotenti, non sono riusciti a trovare nessuna contromisura per fermare i perfetti meccanismi offensivi creati da Mike D’Antoni.

TREVOR ARIZA: 8.5. Prova a tutto tondo per Ariza che segna 23 punti con un ottimo 5/10 da 3 e limita Leonard in attacco con una grandissima difesa. Se Trevor sarà sempre questo per tutta la serie, D’Antoni ha trovato l’arma totale per battere gli Spurs.

SAN ANTONIO SPURS

KAWHI LEONARD: 6.5. L’unico a provarci in casa Spurs. Chiude con 21 punti, 11 rimbalzi e 4 assist, e anche se non domina come nella serie contro i Grizzlies, sembra l’unico in grado di dare un contributo continuo alla causa Spurs in questa débâcle casalinga.

TONY PARKER: 5. L’ombra del giocatore ammirato nel primo turno contro Memphis. In attacco fatica a trovare punti, spesso ben difeso nelle sua penetrazioni a canestro da Beverley. Trova qualche punto ad inizio ripresa quando gli Spurs provano la rimonta, ma troppo poco per la sufficienza.

LAMARCUS ALDRIDGE: 3. Un fantasma in campo. Solo 4 punti per lui con un pessimo 2/7 dal campo e un plus/minus da brividi (-37). Spesso impacciato con la palla, rinuncia anche a tiri aperti. Sembra sfiduciato in campo, e da quello che dovrebbe essere il secondo violino della squadra, sicuramente non è un bel segnale.

DIFESA SPURS: 3. Completamente in balia dell’attacco Rockets, non sono mai riusciti a fermare il flusso offensivo dei ragazzi di D’Antoni. I punti concessi nel primo tempo (69) sono un emblema dell’impotenza che questa sera ha avuto la difesa Spurs di fronte a questi Rockets. Sicuramente urgono accorgimenti da parte di Pop e del suo staff tecnico per avere una chance di recuperare il fattore campo in questa serie.

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Marco Lorenzin

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