Kevin Durant, incerta la sua presenza per gara3

Rimangono seri dubbi sulla presenza di Kevin Durant in gara 3 della serie contro i Trail Blazers. Dopo l’ottimismo di ieri, sembra infatti che la presenza dell’ex Thunder sia sempre meno probabile, nonostante il giocatore abbia preso parte alla rifinitura con la squadra e si senta pronto per giocare. Queste sono infatti le parole di KD dopo il leggero allenamento di ieri.

Io voglio giocare. Voglio essere presente con i miei compagni in campo in ogni passo di questi Playoffs, ma capisco che la mia salute sia una cosa importante per lo staff medico della squadra. Voglio sentirmi al 100% per quella che spero sarà una lunga avventura in questa post season. Capisco quindi che la squadra voglia preservarmi pensando al lungo periodo, ma io comunque vorrei essere in campo.

Dopo essersi infortunato al ginocchio e aver saltato cinque settimane di regular season, Durant era rientrato per le ultime quattro partite di stagione regolare, prima di accusare un problema al polpaccio nel finale di gara1. Per questo lo staff medico degli Warriors è molto cauto sul possibile ritorno in campo di Durant.

So che lo staff lavora perché io sia al mio meglio, e capisco quindi la loro preoccupazione per questo infortunio, soprattutto dopo essere rimasto fuori per più di un mese per il problema al ginocchio. Ho già giocato da infortunato nella mia carriera, ma voglio evitare le ricadute, non voglio tornare per una partite e poi saltare le prossime due. Per questo devo usare il cervello ed aspettare il completo recupero, anche se non vedo l’ora di tornare in campo.

Coach Steve Kerr ha dichiarato ai giornalisti che lo staff medico, in accordo con quello tecnico, vuole che Durant recuperi al 100% dal nuovo infortunio prima di re inserirlo nelle rotazioni, e che saranno prese tutte le precauzione per evitare nuove ricadute.

Vogliamo che sia guarito al 100% ed in perfetta forma fisica prima che ritorni a giocare. Se la prossima partita fosse una gara7 o una partita di finale, sarebbe sicuramente in campo, perché l’infortunio non è nulla di così grave da mettere a rischio la sua salute se dovesse giocare. Ma stiamo comunque parlando di un infortunio che potrebbe diventare più grave se non curato al 100% e quindi tenerlo fuori per settimane, una possibilità che vogliamo chiaramente evitare.

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Pubblicato da
Marco Lorenzin

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