Kawhi Leonard ha abbandonato anzitempo il match sul campo degli Oklahoma City Thunder, vittoriosi alla sirena sui San Antonio Spurs per 102-92. La stella dei neroargento ha lasciato il parquet nel corso del terzo quarto di gioco a causa di un colpo in testa rimediato su una penetrazione a centro area, un colpo che gli ha procurato dolore e che ha indotto lo staff medico dei texani a non farlo rientrare nella contesa per precauzione.
Nei 26 minuti d’utilizzo Leonard ha messo insieme 19 punti, 2 rimbalzi, 2 assist e una palla rubata con 6 su 15 dal campo, 0 su 2 dall’arco e 7 su 7 dalla lunetta. Al momento gli Spurs non hanno emesso nessun comunicato ufficiale a riguardo ma le sue condizioni non destano preoccupazione secondo quanto filtra. In conferenza stampa coach Gregg Popovich ha affermato che il buon Kawhi se la sentiva di tornare a giocare ma il trainer Will Sevening ha insistito per non forzare il rientro e rimanere a riposo in via precauzionale.
L’elemento più importante è che non sono stati ravvisati gli estremi della commozione cerebrale: soltanto una contusione quindi per Leonard che in ogni caso non avrebbe ricevuto il via libera per tornare in campo se si fosse trattato di una concussion. È nota ormai l’importanza che la Lega dà alle concussion e il rigido protocollo che impone prima del ritorno all’attività nei casi accertati.
Per fortuna nulla di tutto ciò per Leonard che non dovrebbe essere in dubbio per lo scontro totale di domani tra i suoi San Antonio Spurs e i Golden State Warriors, con in palio la leadership della Western Conference. Una sfida a cui il prodotto di San Diego State non vuole mancare per continuare a spingere sull’acceleratore in un mese di marzo che lo sta proiettando sempre di più come candidato principale al premio di MVP della stagione.
