La reazione a catena scatenata dalla cessione “con sconto” di DeMarcus Cousins ai New Orleans Pelicans pare destinata a condizionare il mercato NBA, in vista dell’ormai imminente trade deadline (che scatterà domani, 23 febbraio). I Brooklyn Nets, intenzionati a rifondare e a cedere la propria star – Brook Lopez – sulla scia di quanto fatto dai Sacramento Kings con Boogie, potrebbero essere costretti a rivedere le proprie richieste in merito alla “merce di scambio” per il centro ex-Stanford.
SPALLE AL MURO
I Nets, peggior squadra NBA per distacco (orripilante 9-47 di record), hanno messo sul mercato Lopez da qualche settimana, chiedendo originariamente in cambio due-tre prime scelte. L’imprevista trade-Cousins, che ha improvvisamente fatto calare il valore di mercato di tutti i lunghi NBA di prima fascia, e la fin troppo manifesta volontà di liberarsi di Lopez, hanno fatto sì che Brooklyn si trovasse rapidamente messa all’angolo. Le pretendenti per il centro californiano non mancano (Indiana Pacers in testa), ma il piano-trade, secondo rumors filtrati da ESPN, è stato ricalibrato per adattarsi ai nuovi scenari di mercato: Lopez sarebbe disponibile per “solo” una prima e una seconda scelta.
Il centro 29enne, pur in un contesto desolante, sta giocando un basket di alto livello: 20.8 punti (career high), 2.5 assist (altro career high) e 1.8 stoppate di media, con un discreto 34% da tre punti. Quello che Lopez può dare a una contender in quanto a floor spacing, rischia di essere perso a livello di durezza sotto le plance: i 5.2 rimbalzi a partita in stagione e l’ondivaga applicazione difensiva mostrata in carriera rischiano di far scendere ulteriormente il valore di Lopez di ora in ora, con la deadline ormai all’orizzonte.
MERCATO NBA