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Kobe Bryant offre il suo aiuto alla dirigenza Lakers: “Se mi vogliono chiamare, hanno il mio numero”

Se la famiglia Buss (proprietaria dei Lakers) sta cercando aiuto per svoltare il futuro dei Lakers, potrebbero avvalersi dei consigli di un 5 volte campione Nba come Kobe Bryant.

Jeanie Buss, co-presidente dei Lakers, si è incontrato in settimana con Magic Johnson, il primo di una serie di incontri pianificati con l’ex play per trovare delle soluzione al momento negativo della squadra di Los Angeles, che al momento si trova all’ultimo posto della Western Conference con un record di 16 vinte e 32 perse. Se la famiglia Buss volesse avere un colloquio anche con Kobe? L’idea è stata accolta con entusiasmo dal Black Mamba, che sembra voler aiutare la sua ex squadra ad uscire da questo periodo difficile.

Bryant ha affidato il suo pensiero in un’intervista radiofonica con EspnRadio e queste sono state le sue parole.

Sono sempre pronto a dare una mano alla famiglia Buss, anche da dietro le quinte e senza un ruolo ufficiale. Se hanno bisogno del mio aiuto io ci sono, anche se fosse solo per una telefonata in cui posso esprimere le mie idee e i miei consigli su come migliorare i Lakers. Se devo essere sincero, questo non è proprio il mio forte, preferisco poter vedere chiaramente e poter toccare con mano i miglioramenti, ma la famiglia Buss sa che sarò sempre pronto per loro, basta una chiamata.

KOBE PREDICA PAZIENZA PER I GIOVANI LAKERSBryant è poi passato ad analizzare la situazione attuale della sua ex squadra e, nonostante abbia dichiarato di aver visto solo alcune partite quest’anno, predica calma per questo gruppo molto giovane e a cui probabilmente il buon inizio di stagione e le aspettative che si sono create di poter raggiungere i playoff ha fatto più male che bene.

Penso che Walton e il suo staff stiano facendo un buon lavoro, e non è facile perché hanno dovuto prendere un gruppo e insegnare un certo sistema di gioco partendo da zero; inoltre la difficoltà maggiore sta nel far si che tutti siano veramente a proprio agio con quel sistema. Può essere che magari uno o due giocatori si trovino bene in determinate situazioni, e gli altri devono essere bravi ad adattarsi e capire dove possono migliorare e quindi aggiustare il loro modo di giocare e non è una cosa semplice. È sempre difficile insegnare così tante cose ad un gruppo giovane, soprattutto con i ritmi Nba, quindi penso che per questi Lakers la parola chiave sia pazienza.

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Pubblicato da
Marco Lorenzin

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