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Robinson: “Non capisco perché nessuno mi chiami”

Nate Robinson è assente dalla scena NBA dall’ottobre 2015, quando venne tagliato dai New Orleans Pelicans dopo appena due presenze stagionali. Nel marzo dello scorso anno è volato in Israele per giocare con la maglia dell’Hapoel Tel Aviv, con cui è sceso in campo 14 volte a 16.2 di media con anche una gara da 46 punti.

Qualche mese fa le voci di un ritorno di Robinson si fecero sempre più insistenti, sì ma non per la NBA, bensì per la NFL: alcune franchigie avevano preso contatti con l’agente di Nate per sottoporlo a dei workout di prova ma poi non se ne fece nulla. Adesso invece la volontà di ritornare nella Lega sta crescendo sempre di più nel nativo di Seattle, tant’è che da un paio di mesi ormai si sta allenando da solo per tenersi pronto a un’eventuale chiamata.

Tuttavia questa chiamata tarda ad arrivare e non è nemmeno detto che arrivi, sebbene a diverse squadre farebbe comodo un giocatore dalle caratteristiche di Robinson. Non ultimi i Los Angeles Clippers, che hanno appena perso Chris Paul per un periodo che va dalle sei alle otto settimane, ma anche i Cleveland Cavaliers non è un mistero che stiano cercando qualcuno come backup di Kyrie Irving.

A riguardo Robinson ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Robert Marshall di Hype Beast.

Non so perché non sono interessati a me i Cavs, non capisco. Non so perché non piaccio a loro. A quanto pare sembra che sia molto odiato, non so proprio perché nessuno mi chiami. Io non ho preferenze, giocherei per chiunque: Cleveland, Philadelphia, OKC, anche per Golden State nel caso avessero bisogno di punti in uscita dalla panchina. Per me non fa differenza, mi basterebbe tornare in NBA.

Quasi un appello disperato quello di Robinson, alla ricerca di un contratto per questo finale di stagione. Non è escluso che qualcuno ci faccia un pensierino, a patto che le sue condizioni fisiche siano buone.

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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