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Miami Heat, smentite le voci su una trade di Hassane Whiteside

Dopo la partenza nella scorsa estate di Dwyane Wade e la controversa vicenda di Chris Bosh, ad oggi ancora giocatore di Miami ma, in pratica, separato in casa, la stella più luminosa degli Heat è sicuramente Hassan Whiteside. A causa dei risultati deludenti di questa stagione (la franchigia della Florida detiene oggi un deludente record di 11-29 che la relega al quattordicesimo posto nella Eastern Conference), però, nell’ultimo periodo si sono fatte sempre più insistenti le voci riguardanti uno scambio proprio di Whiteside.

Secondo quanto riportato nelle scorse ore, dopo la sconfitta degli Heat per 107-95 contro i Golden State Warriors, da Manny Navarro del Miami Herald, Pat Riley e il suo staff non è alla ricerca di uno scambio comprendente Whiteside, considerato componente intoccabile del roster.

Lo stesso giocatore, questa volta prima dell’incontro con Curry e compagni, si è pronunciato sulle voci riguardanti una sua partenza:

Non faccio mai attenzione alle voci di mercato. Se ci facessi caso non sarei in questa lega. Sono solo voci. Molte persone dicono molte cose, se fosse vero quello che dicono non sarei qui. Quindi non presto attenzione a ciò che dicono.  

Dopo aver firmato, in estate, un ricchissimo contratto da 98 milioni di dollari in quattro anni, Whiteside si sente completamente al centro del progetto di rinascita degli Heat e ha aggiunto:

Questi ragazzi sono concentrati sui risultati. Sapevo che si sarebbe trattato di un enorme cambiamento dato che abbiamo avuto nove nuove aggiunte al team, si trattava di una squadra completamente nuova. Questi ragazzi vogliono vincere, è questa la cosa che conta. Io cerco sempre di scendere in campo e di fare il meglio possibile, cerco di influenzare positivamente tutto il resto della squadra. 

Nonostante le difficoltà complessive degli Heat, comunque, la stagione di Whiteside può tutto sommato considerarsi positiva, almeno sino a questo momento, grazie ai 17.7 punti, 14.4 rimbalzi (primo in tutta la NBA) e le 2.2 stoppate a partita. Prima di avere la certezza su quanto accadrà al giocatore, in ogni caso, bisognerà attendere la trade deadline prevista per il 23 febbraio.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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