Rondo alza la voce con la dirigenza dei Bulls: “Se non gioco vado via”

In pochi giorni potremmo assistere al quarto cambio di maglia di Rajon Rondo negli ultimi 3 anni.

Il giocatore dei Chicago Bulls, infatti, è rimasto in panchina complessivamente per gli ultimi 6 quarti giocati dalla squadra, dichiarando di essere pronto a chiedere lo scambio se la situazione non dovesse modificarsi.
Nel weekend, infatti, l’ex giocatore dei Celtics ha parlato alla stampa di come chiederà “sicuramente” alla dirigenza di essere ceduto se i rapporti con coach Hoiberg non miglioreranno velocemente.

Nell’ultima partita giocata dalla squadra di Windy City sabato notte (sconfitta per 116-96 contro i Milwaukee Bucks), Hoiberg ha fatto partire in quintetto Michael Carter-Williams come point guard, optando per Jerian Grant come back-up. Rondo era stato schierato titolare in tutte le precedenti 29 partite dei Bulls.

Nelle ultime ore c’è stato un incontro tra giocatore e dirigenza, durante il quale Rondo ha informato il GM Gar Foreman e l’executive VP John Paxson del suo desiderio di giocare di più, a Chicago o, se necessario, in un’altra squadra.

Secondo le fonti vicine alla squadra, comunque, i Bulls non starebbero pensando a una trade che includa Rondo, visto anche il contratto da 27 milioni di dollari in due anni firmato dal giocatore quest’estate.

Il comportamento del playmaker, inoltre, sembrerebbe avere lineamenti più maturi e professionali in questa occasione, viste le ‘eruzioni’ avvenute durante le esperienze ai Kings lo scorso anno e, sopratutto, ai Mavs nel 2015, quando si arrivò al conflitto vero e proprio con coach Rick Carlisle.

Si attendono sviluppi nelle prossime ore, quando i Bulls ospiteranno gli Hornets allo United Center (ore 2 per l’Italia).

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Pubblicato da
Leonardo Flori

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