Kevin Durant è stato il giocatore più chiacchierato dell’estate col passaggio dagli Oklahoma City Thunder ai Golden State Warriors e i riflettori su di lui sono sempre puntati, qualsiasi cosa faccia. La quotidianità lo vede protagonista negli highlights con le sue giocate da campione, ma le azioni che compie fuori dal campo non sono da meno.
Non più tardi di una settimana fa, Durant ha donato una cifra pari a 57mila dollari a un ente che si occupa di un programma di educazione nei confronti dei bambini poveri e senzatetto di Oklahoma City, città cui è rimasto molto legato. Notizia invece di ieri è di un altro atto di beneficenza da parte di KD35, questa volta verso la comunità di Oakland che l’ha accolto di recente.
Durant ha fatto una sorpresa a nove famiglie disagiate e alle prese con problemi di dipendenza, povertà e violenza regalando ai bambini diversi pacchi per alleviare un po’ le loro sofferenze e far sì che possano passare un Natale un filo più sereno. Il nativo di Washington, in versione Santa Claus, ha portato in dote ai bimbi increduli ma entusiasti regali di tutti i tipi: gadget dei Warriors, abbigliamento targato Nike, televisori, una lavastoviglie e altri oggetti utili.
Durant conosce bene i problemi che possono avere i bambini nell’infanzia, magari crescendo senza uno dei genitori come successo a lui. Fu infatti la mamma Wanda insieme alla nonna a crescerlo, col padre che se n’era andato qualche mese dopo la sua nascita salvo poi ricomparire nella sua vita quando le sue qualità sul parquet iniziavano ad attirare attenzioni e scout da mezza America.
Come la maggior parte degli atleti afroamericani, anche Durant non dimentica il passato difficile avuto nei primi anni di vita e questi piccoli grandi gesti di solidarietà contribuiscono ad aiutare chi sta peggio di lui.