Dopo la notizia dello stop di Mike Conley per la frattura di una vertebra, continua a piovere sul bagnato per i Memphis Grizzlies.
E’ notizia di ieri, infatti, che Chandler Parsons stia ancora recuperando dall’infortunio al ginocchio sinistro, e non sarà possibile rivederlo in campo per almeno un’altra settimana (la convalescenza è cominciata il 20 di Novembre).
La situazione per Memphis comincia a somigliare sinistramente a quella della scorsa stagione, durante la quale la squadra perse i suoi giocatori per un totale di 300 partite sommate, fissando il record per giocatori firmati in una singola annata a 28.
Ad oggi, Parsons ha giocato soltanto 6 delle 20 partite disputate dai Grizzlies, dopo il mega contratto firmato in estate (il primo da massimo salariale per uno svincolato a Memphis) che, sommato al rinnovo da capogiro a Conley, ha rappresentato 248 milioni di dollari messi sul piatto dalla squadra in una sola estate.
Nonostante Memphis si sia dimostrata, durante gli anni, una delle squadre più resilienti durante le avversità tecniche, la questione infortuni preoccupa più che altro per il lato finanziario della gestione, visto che Parsons, ad esempio, ha a che fare con problemi fisici più o meno gravi dal momento in cui ha lasciato gli Houston Rockets.
Un contratto al massimo per un giocatore in grado di giocare poche partite può essere un problema in grado di cambiare totalmente la faccia di una franchigia (chiedere a Brooklyn Nets e Los Angeles Lakers).