[…] It’s a new day, it’s a new life for me and I’m feeling good.
Così cantavano i Muse in uno dei loro singoli più celebrati. A poche ore dalla partita tra Cavs e Bulls, LeBron James risponde con questi toni a chi gli chiede del suo rapporto con Dwyane Wade, un rapporto che per il numero 23 va ben oltre i quattro anni passati in Florida, pur coronati da due anelli:
Non penso guarderò indietro alla cavalcata di quattro anni [a Miami]. Ogni volta che lo vedo non penso nemmeno al tempo passato in campo. Penso all’amicizia ed allo spirito di gruppo che abbiamo costruito in questi 14 anni. Abbiamo così tanti ricordi fuori dal campo e ovviamente voi tutti sapete cos’è successo in campo. Queste cose resteranno per sempre. Sappiamo ciò che abbiamo raggiunto Volevamo ottenere anche di più ma è un nuovo giorno, una nuova vita e non penso mi soffermerò troppo a ricordare i tempi di Miami.
James si è poi espresso in merito ai commenti dell’amico/rivale:
Penso che entrambi abbiamo dovuto cambiare delle cose. […] È venuto da me un giorno, non ricordo quando esattamente e mi ha detto: – Ascolta, per noi, per raggiungere il nostro pieno potenziale, tu devi essere te stesso. Devi guidare questa squadra. Io farò un passo indietro ma sarò qui per tutto il viaggio. – […] Ho preso molti più catch -and- shoot dagli angoli ed eseguito tagli, imparando a tagliare, facendo le cose che era abituato a fare lui, quindi ho anche imparato molto da lui.
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