Damian Lillard critica i protestanti anti-Trump per la loro violenza

Dopo l’Election Night dell’8 novembre (leggi qui le reazioni dei giocatori NBA) e l’inaspettata vittoria di Donald Trump, in tutti gli Stati Uniti sono iniziate proteste contro il nuovo Presidente Eletto. Tra le città più colpite da queste manifestazioni Portland è probabilmente una di quelle che più sta subendo la violenza dei manifestanti, spaventati da quelle che potrebbero essere le scelte del nuovo Presidente una volta entrato in carica (per completezza, l’Oregon ha votato per Hillary Clinton).

Nonostante siano state tante le città percorse da manifestazioni contro l’esito delle elezioni, Portland è tristemente oggetto di più attenzioni a causa della violenza che sta caratterizzando questi giorni. Sono stati registrati infatti numerosi casi di vandalismo su veicoli e case, e le forze di polizia sono state costrette ad utilizzare granate accecanti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

In questo clima di caos è intervenuto Damian Lillard, una delle figure di maggiore spessore nella comunità di Portland che, parlando ad ESPN, ha dichiarato:

Penso sia sbagliatissimo che le persone abbiano fatto certe cose durante le proteste. Sono stati fatti tantissimi danni. Capisco la frustrazione e sono favorevole alle persone che vogliono riunirsi per spingere verso un cambiamento. Distruggere la tua città però non è il giusto punto di partenza, ed inoltre rendere a tua città un posto meno sicuro non può essere la risposta ai problemi.

Nella mattinata di ieri è stata battuta la notizia di un protestante rimasto ferito da un colpo di pistola, fortunatamente senza conseguenze gravi.

Quando una persona viene ferita da colpi di pistola capisci che ci si è spinti troppo oltre. Ci sarebbe potuto essere un bambino al suo posto, e chiunque sarebbe potuto essere stato colpito da un proiettile vagante.

Concludendo, Lillard, che considera Portland la sua seconda città dopo essere stato scelto al Draft 2012, ha aggiunto

Portland è stata una bellissima città sin da quando sono arrivato, e lo era anche prima, ma questo tipo di attività non rispecchia la città. Specialmente considerando che la maggior parte delle persone qui ha votato per Hillary, in una manifestazione anti-Trump dovresti essere a fianco di gente che condivide le tue stesse idee. Io condivido le stesse paure, ma non credo che la violenza sia la soluzione.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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