Anno zero. Non sarà l’espressione più giusta per descrivere quelli che saranno i prossimi 9 mesi per la franchigia di Minneapolis, dato che il progetto della dirigenza non comincia certo quest’anno, ma i vari avvenimenti che hanno ultimamente sconvolto l’ambiente faranno sicuramente sì che la stagione 2016-17 sia l’inizio di una nuova era.
In questo senso, le date da cerchiare sono il 25 Ottobre 2015 ed il 23 Settembre 2016. La prima è stata portatrice della peggiore delle notizie, ossia la scomparsa di Flip Saunders, più volte allenatore dei TWolves (compreso l’ultimo periodo della sua vita), sconfitto dal linfoma di Hodgkin a soli 60 anni.
La seconda, risalente a circa due settimane fa, è quella del ritiro di Kevin Garnett, anima e corpo della franchigia nei primi anni della sua carriera, punto di riferimento e leader morale negli ultimi 18 mesi, durante i quali ha svolto il ruolo di ‘mentore’ per le giovani stelle di Minnie.
Due delle figure più importanti della storia della franchigia, dunque, non faranno più parte dell’organizzazione, che è adesso chiamata a cavarsela da sola e fare, finalmente, quel salto di qualità che il talento presente nel roster avrebbe potuto consentire almeno un paio d’anni fa.
Se è vero infatti che era forse troppo chiedere al solo Kevin Love di trascinare la squadra ai playoff, dopo l’estate 2014 (in cui l’ex UCLA ha lasciato per firmare con Cleveland in cambio, tra gli altri, di Andrew Wiggins) gli ingredienti per cambiare ci sono stati, dalla crescita in esperienza di Rubio all’esplosione di Wiggins stesso, passando per gli arrivi tramite draft di Towns e Lavine ed il romantico ritorno di Garnett di cui sopra.
Eppure i record della ultime due stagioni sono stati di 16-66 e 29-53. Un miglioramento tra primo e secondo anno, certo, ma sempre qualcosa al di sotto delle previsioni di inizio stagione. A Tom Thibodeau ed il suo staff il compito di cambiare le cose una volta per tutte.