Memphis Grizzlies Preview: l’importante è la salute

Dopo 9 anni spesi prima da assistente e poi da capo allenatore, Dave Joerger dice addio a Memphis per approdare sulla panchina dei Sacramento Kings. Al suo posto largo a David Fizdale, una vita da collaboratore e ora la grande chance sul palcoscenico più importante.

Nato il 6 giugno 1974 in quel di Los Angeles, Fizdale frequenta la Fremont High School dove gioca nella squadra di pallacanestro della scuola nel ruolo di guardia. Dopodiché va all’università di San Diego dove si laurea in scienze della comunicazione e sociologia e allo stesso tempo inizia a dare una mano al coach dei Toreros. Dal 1998 al 2002 diventa assistente a tempo pieno e inizia a costruirsi una carriera che prosegue con l’esperienza a Fresno State nel 2002/2003 sempre come collaboratore, prima di spiccare il volo verso la NBA.

Nel 2003/2004 entra a far parte dello staff di Eric Musselman ai Golden State Warriors, l’annata successiva il passaggio agli Atlanta Hawks dove rimane fino al 2008 nel coaching staff di Mike Woodson. Dal 2008/2009 sbarca a Miami dove diventa il fido luogotenente di un giovanissimo Erik Spoelstra, al primo incarico da head coach. Insieme vivono l’era dei Big Three centrando quattro NBA Finals di fila tra il 2011 e il 2014 e mettendosi al dito due anelli. Il suo nome era già stato accostato l’estate di un anno fa ad altre panchine NBA, a maggio la grande opportunità coi Grizzlies.

C’è curiosità riguardo allo stile che adotterà nella sua nuova esperienza Fizdale. L’eredità è quella di una squadra basata sul gioco in post basso del duo Gasol-Randolph e tanta, tanta difesa: grande organizzazione e coltello tra i denti, elementi che hanno contraddistinto le gestioni Hollins e Joerger.

A Memphis non piace troppo correre e non è detto che le cose cambino. Dal punto di vista tecnico vedremo cosa proporrà Fizdale, nel frattempo sta già martellando nella costruzione di una cultura di rileyiana memoria: una cultura del lavoro, una cultura vincente da accrescere nella quotidianità con regole ferree ma anche dialogo frequente coi giocatori, aspetto molto apprezzato da Gasol e Allen su tutti dopo una settimana di training camp.

Una novità importante però balena all’orizzonte: l’idea di utilizzare Z-Bo Randolph in uscita dalla panchina come sesto uomo e non più come ala grande nello starting five. Al momento è una suggestione buttata lì proprio da Fizdale, nel futuro prossimo staremo a vedere.

IL COACH

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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