Knicks, Porzingis: “Il mio tiro da 3 è ad alta percentuale”

Nell’NBA moderna, l’NBA del “7 seconds or less” di stampo D’Antoniano, del “Run  and Gun” (“Corri e Tira”), mutuato dalla Loyola Marymount guidata da Paul Westhead a fine anni ’80, delle spaziature, aprire il campo diventa una prerogativa fondamentale. Per fare ciò è altrettanto essenziale che i giocatori, e i lunghi in particolare, allarghino il loro range di tiro, fino a diventare pericolosi oltre l’arco, costringendo le difese ad uscire forti sul perimetro e aprendo  così molteplici soluzioni ai penetratori al ferro.

UNA TENDENZA CONSOLIDATA È possibile citare numerosi giocatori capaci di ampliare in tempi recenti il proprio raggio di tiro. Ne è un esempio paradigmatico Serge Ibaka: nell’ultima  stagione il nazionale spagnolo ha tentato ben 184 conclusioni oltre l’arco, convertendole con una discreta percentuale (32,6%, 60 realizzazioni). Il dato assume ancor maggiore rilevanza se si considera che nel 2012-13, Ibaka tentò “solamente” 57 triple.

Tanta fiducia nei suoi mezzi, e non potrebbe essere altrimenti, vista la strabiliante stagione d’esordio, Kristaps Porzingis è pronto a prendersi sempre maggiori responsabilità nella metà campo offensiva, compiendo quello step ulteriore che oramai per i lunghi appare obbligato:

Penso sia un tiro ad alta percentuale per me. L’anno scorso Phil Jackson mi ha detto che gli piace quel tiro. All’inizio non ne ero così convinto. Arrivava troppo presto nell’azione. Non sapevo se fosse il tiro migliore da prendere. Tuttavia, una volta viste le percentuali [Jackson] mi disse che sarebbe stata una buona opzione se avessi preso quel tiro. Molte volte i lunghi mi lasciano spazio. […] Credo farò lo stesso anche quest’anno.

A tal proposito anche coach Hornacek ha evidenziato i miglioramenti di Porzingis:

Penso sia molto migliorato rispetto allo scorso anno solo vedendolo tirare. Ha fiducia in quel tiro. Le sue triple dall’angolo sembrano automatiche. […] Ha quel range di tiro.

Leggi anche:Griffin: “Devo tirare da fuori con maggior fiducia”

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Nicolò Basso

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