Mike Fratello: i Warriors hanno perso troppi giocatori importanti dalla panchina

E’ da inizio luglio che l’attenzione del mondo NBA è rivolta verso i nuovi Golden State Warriors, che quest’estate, con la firma di Kevin Durant hanno effettuato il “colpo” di mercato più sorprendente e che si avvicinano alla prossima stagione con i favori dei pronostici ma, contemporaneamente, con la pressione di chi sa che non è possibile sbagliare.

Per fare spazio al contratto da oltre 50 milioni di dollari per il numero 35, però, la dirigenza dei Warriors ha dovuto fare numerosi sacrifici e smantellare in gran parte quella che è forse stata la parte cruciale dei successi di Golden State delle due stagioni passate, ossia la panchina (chi è curioso vada a vedere, ad esempio, Gara 1 delle Finals 2016).

Tralasciando, infatti, lo starting 5 (che ha perso Barnes e Iguodala, acquistando Durant e Pachulia), i movimenti che hanno caratterizzato la panchina dei Warriors sono stati molto numerosi: Brandon Rush a Minnesota, Leandro Barbosa a Phoenix, Marreese Speights a LA, sponda Clippers e Festus Ezeli a Porland sono stati gli addii, senza dubbio dolorosi che il salary cap ha causato. A questi giocatori si sostituiscono due rookie, Damian Jones e Patrick McCaw ed un veterano, David West, a cui infine vanno aggiunti i superstiti dello scorso anno, ovvero Shaun Livingston, Andre Iguodala e Ian Clark.

E mentre per alcuni queste scelte possono rivelarsi giuste, alla luce dell’arrivo di KD, per altri, tra cui proprio l’ex coach di Golden State Mike Fratello, la decisione di accorciare così tanto la profondità della panchina potrà essere controproducente.

Ecco le parole di Fratello: “Non so quante partite vincerà quest’anno Golden State perchè hanno perso molti pezzi che erano davvero importanti per loro, dato che gli fornivano quella profondità che, in uscita dalla panchina, gli consentiva di aumentare i punti di vantaggio“.

Sicuramente le sfide che i Warriors si troveranno ad affrontare la prossima stagione non saranno semplici, anche considerando i miglioramenti che molte delle squadre della Western Conference hanno fatto, vedremo solo verso il finale di regular season se le scelte prese dai campioni 2015 si riveleranno giuste o eccessivamente azzardate.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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