Stoudemire voleva chiudere a Phoenix, ma l’appello non è stato accolto.

Amar’e Stoudemire, come noto da qualche giorno, ha deciso di ritirarsi dalla NBA come giocatore dei New York Knicks. Firmando un contratto della durata di 1 giorno. «Once a Knick, always a Knick.»

Tutto molto bello, ma per la maggior parte della sua carriera Stoudemire ha vestito la maglia dei Phoenix Suns. In coppia con Steve Nash ha mostrato il meglio di sé. Infatti, come emerge da alcune dichiarazioni, Stoudemire aveva provato a tornare a Phoenix per chiudere la carriera. Ecco le parole del 33enne, riportate da Paul Coro di azcentral sports.

Negli ultimi due anni abbiamo fatto qualche telefonata a Phoenix, ma non abbiamo avuto alcuna risposta positiva. Sarebbe stato il modo perfetto per lasciare. Ma non volevo mettermi a pregare Phoenix. Il mio cuore era diviso fra due città, Phoenix e New York. Sono andato dove mi hanno voluto.

Come non ricordare il periodo di Mike D’Antoni in Arizona, quando la squadra guidata da Nash, Stat e Shawn Marion si abbatteva come un temporale sulla Western Conference con la sua pallacanestro ad alto ritmo.

Gran parte dei miei momenti migliori e dei miei highlights sono stati a Phoenix.

In 8 anni a Phoenix, Stoudemire si è guadagnato il 4° posto nella classifica di franchigia per media punti (21.4), il 7° per percentuale dal campo (54.3), il 5° per stoppate totali (722), il 3° per rimbalzi totali (4’613) e per tiri liberi segnati (3’044). Amar’e spera di ricevere il riconoscimento del Ring of Honor.

Lo spero davvero. Perché i miei anni di gloria sono stati a Phoenix. Il mio periodo migliore è stato a Phoenix. Il mio sangue è viola e arancio. Le mie radici sono a Phoenix e lì sono sbocciato.

Ciononostante, i suoi tentativi di tornare ai Suns non sono stati «ben recepiti». Oltre al danno, la beffa: i Suns hanno attualmente sotto contratto Jared Dudley e Leandro Barbosa, due ex-compagni di Stat di quei Suns che furono.

Hanno ripreso Jared e Leando, i miei ragazzi. Sarebbe stato veramente figo chiudere in questo modo.

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Alessandro Bonfante

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