Dwight Howard ci crede di nuovo

Nella prima intervista rilasciata da neo-giocatore degli HawksDwight Howard confessa di aver finalmente riaquisito la sicurezza che gli era mancata nelle ultime stagioni, complice l’ambiemte di casa che lo ha aiutato non poco

“È un nuovo inizio! Credo di essere ancora il giocatore di una volta”

“Grazie a Grant Hill (proprietario), Wes Wilcox (GM) e Bud (Budenholzer, allenaotre) grazie a tutti quei ragazzi che hanno creduto in me e me l’hanno dimostrato, mi hanno aiutato a ritrovare la confidenza.

A riguardo dell’esperienza a Houston, Howard ha parole molto aspre da esprimere

Penso che sia iniziata veramente bene ma non è finita nella maniera in cui noi tutti volevamo a Houston. Ma per me quella situazione è superata. Ho dovuto attraversare molte situazioni, affrontare problemi e sentire cose dette pubblicamente di me che sapevo non fossero vere, ma mi ha reso più forte ha migliorato il mio carattere”

Riguardo alla domanda su cosa lo turbasse di più il centro ha affermato

La cosa che più odio sentir dire è che sono un “cancro” nello spogliatoio e che sono un ragazzo che tenta di creare dissidie e dividere la squadra. Non sono mai stato così, sono sempre stato un ragazzo che ha tentato di unire le persone, che esse fossero compagni, amici o parenti, chiunque fossero. Sentire questa parola -cancro- mi ha fatto veramente infuriare perchè non sono così”

Il giocatore, che ha rifiutato la player option da 23 mln di dollari pur di accasarsi con gli Hawks, si è detto consapevole che ottenere un successo con Atlanta sarebbe l’unico modo per far cessare tutti i discorsi che si fanno sulla sua incapacità di vincere il titolo con i Rockets e i Lakers.

“Le persone continueranno a parlare di noi giocatori, nel bene e nel male. In passato ho permesso alle brutte parole di entrare nella mia testa e ho smesso di essere quel ragazzo appassionato che ero. Ma ora non sono più il vecchio me e non consentirò più che succeda”

“Ora però sono felice, sono ottimista e il mio fisico sta bene, alla fine i 30 (anni) sono i nuovi 20, almeno così la vedo io (ride, ndr)”

Quello che si prospetta ora è uno scenario migliore per Howard che, con la ritrovata convinzione e con l’ottimo lavoro che sta compiendo sul suo mid-range shot, possa tornare ad esprimersi al massimo delle sue capacità. Chi sa che il 3 volte Defensive player of the year non torni ad essere il Superman di una volta.

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Pubblicato da
Claudio Chirurgi

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