Straordinario Lebron, vincono i Cavs: si va a gara-7!

 

GOLDEN STATE WARRIORS

STEPH CURRY: 7. Il migliore in casa Warriors per distacco. Nonostante i 3 falli segna 18 punti nel primo tempo, comprese 4 triple che sono fondamentali per tenere a contatto Golden State, e si conferma anche nel secondo, chiudendo con 30 punti. Esce per falli e se ne va in modo inglorioso per quella brutta reazione, ma la mano è sembrata piuttosto calda in vista di gara-7.

 

KLAY THOMPSON: 6. Il voto è una media tra il 5 del primo tempo e il 7 del secondo. 0/6 dalla lunga distanza, 3/12 complessivo al tiro: questo il suo tabellino all’intervallo, mitigato solo da un buon lavoro difensivo su un Irving comunque molto ispirato. Meglio nella ripresa, dove aiuta Curry nel tentativo di rimonta del terzo quarto, anche se nella decisiva gara-7 dovrà essere più costante.

 

HARRISON BARNES: 4. Dopo il terribile 2/14 di gara-5, non migliora in gara-6, dimostrando di essere completamente uscito dalla serie a livello mentale: 0 punti e 0/8 dal campo.

 

ANDRE IGUODALA: 6. Nonostante diversi problemi fisici riesce comunque a dire la sua con qualche canestro, anche se gli il dolore alla schiena gli impedisce di svolgere il solito lavoro difensivo da manuale. Da lodare comunque per lo spirito combattivo.

 

DRAYMOND GREEN: 5. Il ritorno più atteso non porta i frutti sperati dagli Warriors: 8 punti, 10 rimbalzi e 6 assist ma tante letture sbagliate, soprattutto nella metà campo difensiva.

 

PANCHINA WARRIORS: 5,5. Eccezion fatta per Barbosa (ottima la sua prestazione), il resto delle seconde linee di Kerr fatica oltremodo: Livingston e Ezeli sono irriconoscibili e gli Warriors ne risentono parecchio.

 

CLEVELAND CAVALIERS

 

KYRIE IRVING: 7. 20 punti all’intervallo con appena 12 tiri e una capacità di lettura delle situazioni offensive da veterano. Cala vistosamente nella ripresa, quando, complice anche un Lebron strepitoso, si limita all’ordinaria amministrazione.

 

JR SMITH: 6,5. 14 punti con 4 triple mandate a bersaglio che in alcuni momenti delicati aiutano i Cavs.

 

LEBRON JAMES: 9. Leggendario. Quinto giocatore nella storia a far registrare due prestazioni consecutive alle Finals con almeno 41 punti: nel terzo quarto prende per mano i suoi Cavs segnando 18 (!) punti consecutivi che mantengono a debita distanza gli Warriors nei tentativi di rimonta: alla fine per lui sono 41 punti (con 16/27 dal campo), 8 rimbalzi, 11 assist, 4 recuperi, 3 stoppate e 1 sola palla persa. Really?

 

KEVIN LOVE: 5,5. I falli lo costringono alla panchina già dopo 1 minuto e mezzo, e quando rientra nel secondo quarto gli arbitri ci mettono del loro fischiandogli il terzo dopo un dubbio contatto con Green. Resta in campo per 11 minuti segnando 7 punti, ma è sempre più un corpo estraneo a questa squadra.

 

TRISTAN THOMPSON: 8. 15 punti senza errori dal campo, 16 rimbalzi e una presenza costante sotto i tabelloni. Mostruoso.

 

PANCHINA CAVALIERS: 5,5. Tolto un Iman Shumpert in difficoltà, Lue si gioca le carte Mo Williams e Dahntay Jones, che lo ripagano alla grande nel secondo quarto.

 

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Andrea Falcetti

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