Russel Westbrook ha commesso violazione di passi nei momenti finali di gara 1

Come ammesso da Joe Borgia, Senior Vice President of Replay and Referee Operations (colui che si occupa dell’istant replay e delle azioni degli arbitri) della NBA, durante l’ultimo minuto di gara 1 tra Golden State Warriors e Oklahoma City Thunder, c’è stata una violazione di passi commessa da Russell Westbrook e non fischiata dagli arbitri.

 

 

Come si vede dal video, dopo il canestro di Andre Iguodala che ha portato il risultato sul 105-102 per OKC, la palla è andata a Westbrook che, marcato da Thompson, ha sperato la metà campo; successivamente, durante un tentativo di dribbling, il numero 0 ha spostato il piede perno il che, da regolamento, comporta una violazione di passi. In quel momento, però, l’arbitro Monty McCutchen ha interrotto il gioco, concedendo un timeout ai Thunder, dando così la possibilità alla squadra in vantaggio di ricominciare l’azione mantenendo il possesso.

Sono subito evidenti le animate proteste di Coach Steve Kerr che ha mimato il simbolo della violazione di passi, senza però sortire l’effetto voluto sul direttore di gara.

Ecco le parole di Borgia rilasciate ad NBA TV in un intervista post-gara: “Gli ufficiali di gara, nessuno era in una buona posizione per vedere Westbrook trascinare il piede perno. E’ un errore sfortunato, ma in un azione succede tanto, ad altissima velocità, ed arbitrare significa avere gli angoli di visuale giusti e in alcuni casi semplicemente non puoi farlo, e gli arbitri non l’hanno fatto in quella azione“.

Nonostante questo errore abbia condizionato le fasi cruciali della partita, coach Kerr non ha fatto polemica e nel post-gara ha dichiarato “Pensavo avesse fatto passi, ma non è stato fischiato, a volte va così“.

L’appuntamento è ora per gara-2 mercoledì sera, sempre alla Oracle Arena.

Jacopo Cigoli

@JacopoCigoli

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