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NBA: giusto il non fischio su Wade in gara 5

Dwyane Wade è l’uomo in copertina dell’avvincente serie di primo turno tra i suoi Miami Heat e gli Charlotte Hornets, che conducono per 3-2 dopo il colpo esterno all’AmericanAirlines Arena arrivato al termine di una partita tiratissima e discussa nel finale soprattutto per quanto è accaduto nell’ultimo possesso.

Situazione: 90-88 vantaggio Hornets, palla in mano agli Heat che cercano il canestro per andare all’overtime. Ci prova Joe Johnson ma deraglia, allora Goran Dragic col tiro dall’angolo ma viene stoppato, la palla schizza nelle mani di Wade che cerca il layup marcato da Courtney Lee ma viene respinto dall’aiuto sotto canestro di Cody Zeller, aiuto ritenuto da molti in casa Miami falloso e quindi meritevole di due tiri liberi che avrebbero dato la possibilità ai padroni di casa per pareggiare.

Per la terna arbitrale – composta da Derrick Stafford, Kane Fitzgerald e Jason Phillips – nessuna irregolarità e quindi vittoria Charlotte. Anche la Lega, attraverso il Last Two Minute Report emesso ieri, non ha riscontrato errori nell’operato degli arbitri. Ecco il comunicato ufficiale.

Zeller (CHA) va a contrastare Wade (MIA) arrivando dallo restricted area, pianta i piedi e salta in maniera verticale per difendere sul tiro di Wade. Zeller assorbe il contatto e, sebbene le sue braccia non siano del tutto verticali nella parte finale del suo intervento, diverse angolazioni televisive dimostrano come non vi sia alcun contatto con Wade. Indi, Zeller mantiene una posizione legale di difesa mentre cerca di stoppare il tentativo di Wade.

 

La nota della NBA mette tutti d’accordo dopo le polemiche post-gara 5 da parte degli Heat, in particolare con coach Erik Spoelstra e la moglie di Wade, Gabrielle Union. Sono piovute diverse critiche dagli addetti ai lavori non tanto su Spoelstra – che è l’allenatore della squadra e perora quindi la sua causa – quanto sulla consorte di The Flash per le eccessive dichiarazioni riguardo agli arbitri che a suo avviso dovrebbero essere multati o sospesi in caso di errori, in perfetto stile Reggie Jackson per intenderci.

Wade è corso in difesa della sua donna ma non vuole aggrapparsi all’ultimo episodio di gara 5.

Mia moglie è molto espressiva: lo è sempre stata e sempre lo sarà, ha una voce come tutti e può usarla senza problemi. Ha detto la sua opinione come tanti altri, tutto qui: si potrebbe fare polemica su tante parole di altre persone ma va bene così. Non mi importa di quel che dice la Lega sull’episodio finale di gara 5 perché per me è già passato, non intendo tornarci. La frustrazione c’era al termine della partita, la rabbia anche, ma sono sentimenti che vanno rimossi se vogliamo competere e vincere gara 6.

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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