Senza Curry? No problem. Rockets battuti e Warriors sul 2-0

Gara 1 si era conclusa con un netto 104-78 per Golden State. Stavolta si parte con una bomba prima ancora della partita: Steph Curry prova a fare riscaldamento, ma deve desistere. Non scenderà in campo per gara 2 fra Golden State Warriors e Houston Rockets.

I quintetti. Houston: Patrick Beverley, James Harden, Trevor Ariza, Donatas Motiejunas e Dwight Howard. Golden State: Klay Thompson, Shaun Livingston, Andrew Bogut, Draymond Green e Harrison Barnes.

PRIMO QUARTO

Fischi dell’arbitro, fischi a Beverley e la partita entra subito nel vivo. Dalle parti di Golden State il peso dell’attacco cade subito su Klay Thompson, mentre per Houston, oltre al solito Harden, si cerca molto Motiejunas, attivo anche in difesa. Una bella azione in solitaria di Barnes significa +3 sul 9-6 per GS, e nell’azione successiva la sua palla rubata in difesa porta a due punti sotto canestro di Bogut per il +5. All’uscita dal time out, da un recupero di Green nasce un bel contropiede guidato da Livingston e finalizzato da Thompson per il +7. Houston ricuce parzialmente lo strappo e Draymond Green contribuisce alla causa Warriors con un bellissimo jumper in step back. Intanto l’ingresso in campo di Iguodala ha un ottimo impatto per GS: la sua tripla segna il +10, prima di un jump shot di Harden (15-23). La conclusione del quarto è all’insegna di Ezeli da una parte, Brewer e Smith dall’altra. Houston ricuce e la tripla dall’angolo di Ariza nel finale chiude la prima frazione sul 30-33 per Golden State.

SECONDO QUARTO

Qualche errore di troppo in apertura di quarto da entrambe le parti, Houston con qualche affanno difensivo. Il distacco dei Warriors rimane risicato, dopo una tripla di Thompson il punteggio è fissato sul 42-44 poco prima di un time out a 8:22 dal termine del quarto. Beasley tiene viva l’attenzione della difesa avversaria con buone proposte, mentre Thompson continua le incursioni dall’altro lato. Su un giro-e-tiro di Livingston, Harden si guadagna (forse immeritatamente) il terzo fallo personale a metà del quarto. Livingston mette entrambi i liberi con il tabellone segnapunti sul 47-51. Arriva anche il primo canestro dal campo di Howard. Thompson non perdona se gli si lascia spazio e la sua tripla (nata da un rimbalzo di Bogut in mezzo a tre avversari dopo l’errore dall’angolo di Barnes) porta GSW sul 49-58 in vantaggio. Essenziale, ma prezioso il contributo di Motiejunas, che si rivela anche assist man per Howard. La seconda parte del quarto sorride a Golden State, con tre palle consecutive perse dai Rockets, permettendo alla squadra della Baia di mantenere il vantaggio. I tiri liberi di Harden (16 p. a metà gara) concedono a Houston di concludere il quarto con uno svantaggio a cifra singola: sul 58-66 si torna negli spogliatoi.

TERZO QUARTO

Bogut è sempre pronto a correggere gli errori dei compagni e, anche senza Curry, con il playmaking ripartito fra Thompson e Livingston, la squadra gira abbastanza, arrivando al +12 sul 70-58. Anche i Warriors commettono qualche errore e perdono tre palloni di fila, permettendo un parziale ritorno dei Rockets. 64-71 è il punteggio a 7:21 dal termine del quarto. Houston aumenta l’intensità e si avvicina (-4), ma Golden State non si emoziona e li tiene a bada. Houston insiste e arriva a -3, ma il quarto si conclude con un altro piccolo strappo dei Warriors: 79-86 e si va alla pausa prima dell’ultima frazione.

QUARTO QUARTO

Si parte con due bei canestri di Barbosa da una parte e Harden dall’altra. La qualità delle giocate offensive si alza ulteriormente. Ma anche di quelle difensive: ne sa qualcosa Terry, cancellato da Bogut in occasione di un tentativo di penetrazione. La differenza fra le due squadre si attesta sui 5 punti circa nei primi minuti. Quando invece Houston inizia a perdere contatto, il gioco si fa fisico e aumentano rapidamente i falli a carico dei texani. Due liberi di Thompson (29 per lui) e un attacco fallimentare di Houston portano a due punti veloci di Livingston. La forbice si allarga fra i 99 dei Warriors e gli 86 dei Rockets. Coach Bickerstaff chiede ai suoi intensità e di mettere più pressione sulle conclusioni degli avversari. Il distacco però rimane, e iniziano anche i falli di frustrazione. 101-90 con meno di 5 minuti sul cronometro. Mandare in lunetta Klay Thompson (12/12 ai liberi) non sembra essere una buona idea. Se aggiungiamo le stoppate di Bogut da una parte e l’uscita per falli di Howard dall’altro… Houston, abbiamo un problema. L’inerzia della partita è ora dalla parte di Golden State, che arriva a +15 a quattro minuti dal termine (90-105). Sul 110-94 si ritocca anche il massimo vantaggio (ora +16), poi ridotto nel finale. Golden State vince: 115-106 sono le cifre che mettono il punto fermo a Gara 2.

TABELLINO

Houston: James Harden 28 p, 11 a; Patrick Beverley 13 p, 7 r; Dwight Howard 12 p, 10 r

Golden State: Klay Thompson 34 p, 5 a; Shaun Livingston 16 p, 6 a; Draymond Green 12 p, 14 r, 8 a.

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RECAP

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Alessandro Bonfante

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