Steve Van Gundy scuote i Pistons dopo la sconfitta contro i Knicks

Il coach dei Detroit Pistons, Steve Van Gundy, non è mai stato noto per essere una persona che si faccia molti scrupoli nel dire apertamente ciò che pensa, anche quando si tratta di una critica diretta alla sua squadra, e di certo non ha cominciato a cambiare atteggiamento ieri sera.

Dopo la dura sconfitta per 102-89 rimediata dai Pistons contro i New York Knicks, Van Gundy ha infatti esternato duri rimproveri alla prestazione messa in campo della sua squadra, soprattutto dal momento che si ritrovava ad affrontare i New York Knicks, una squadra in crisi di risultati (16 sconfitte negli ultimi 19 match) perdipiù priva di Kristaps Porzingis.

Dovremmo essere delusi, è stato ridicolo. Siamo stati semplicemente tremendi e non abbiamo messo nessuna energia nella partita. Non abbiamo giocato bene da nessuno dei due lati del campo, è stata una performance imbarazzante.

Offensivamente i Pistons sono stati evanescenti (al di là di Andre Drummond, che ha fatto registrare anche 9 rimbalzi offensivi) con lo starting five a tirare con un deprimente 28.5% dal campo (e addirittura 1/15 dalla linea dei tre punti). Particolarmente male è andato il backcourt titolare, con Reggie Jackson e Kentavious Caldwell-Pope che sono riusciti a tirare, in due, 6/26 dal campo, mentre dall’altra parte le guardie dei Knicks ha fatto registrare 11/17. Una prestazione al tiro che Van Gundy ha commentato causticamente:

I nostri titolari sono stati evidentemente orrendi dal perimetro.

I Knicks hanno vinto grazie a una solida prestazione di squadra (53.2% dal campo per loro) guidati da un Carmelo Anthony da 24 pts, 10 rbd e 6 ass, un Robin Lopez da 21 pts e 9 rbd e un Arron Afflalo da 20 pts e 7 rbs.

Ci hanno dominati. Non siamo stati in grado di affrontare Arron Afflalo e Carmelo Anthony. Non abbiamo avuto giocatori in grado di fronteggiarli. E Robin Lopez gioca sempre grandi partite contro Andre. Sempre.

A Van Gundy non rimane di aspettare e vedere se queste parole hanno avuto l’effetto sperato sui suoi giocatori nella partita di stanotte contro i Portland Trail Blazers.

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Simone Simeoni

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