Alla sirena finale il tabellone recita: 100 Houston, 95 New Orleans. Perdere fuori casa, contro un Harden extralusso da 39 punti e 12 assist (in odore di tripla doppia) ci sta.
Ma non per Alvin Gentry, il quale fatica a digerire la 36esima sconfitta stagione. Il suo sconforto è evidente:
“Eravamo sopra di 6 punti. Abbiamo perso palla per tre azioni consecutive e loro ci hanno puniti. Non puoi fare questo e sperare di vincere una gara in trasferta. Non puoi.”
Quella di Houston infatti per i Pelicans aveva il sapore dell’ultima chance. Una partita contro una diretta concorrente ai Playoff (attualmente sono ottavi i Rockets), che avrebbe permesso di accorciare a sole 4 gare di differenza la distanza da un seed per la postseason.
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Adesso la distanza (in campo e in classifica) sembra davvero incolmabile a 40 giorni dal termine della Regular Season.
Una squadra a cui hanno tremato le gambe. 22 palloni persi nei 48 minuti di gioco, 5 sanguinosi nel quarto quarto. Soli 2 punti a referto negli ultimi 3 minuti scarsi di gioco. Poco, davvero troppo poco, per riacciuffare quell’ottavo posto che lo scorso anno apparve tanto piacevole quanto inaspettato.