I Golden State Warriors hanno conquistato la 53esima vittoria della stagione, stavolta la vittima è stata OKC, che si è arresa ai supplementari col risultato di 121 a 118.
Grande protagonista della serata? Manco a dirlo sono i soliti “colpevoli”: Stephen Curry e Draymond Green. Partiamo dal secondo citato, Draymond ha giocato una partita impressionante nonostante dal campo non sia riuscito riuscito a realizzare un singolo canestro. I suoi 14 rimbalzi, 14 assist, 6 palle rubate e 4 stoppate valgono molto di più, questi numeri infatti (secondo ESPN) non si vedevano dal lontano 1973. Ad essi si aggiunge il fatto che 14 dei 18 tiri derivanti da un passaggio di Green sono andati a segno, un tesoro da 34 punti complessivi.
Stephen Curry invece è stato protagonista dell’ennesima nottata da record, e stavolta è quello che tutti si aspettavano raggiungesse: numero di triple realizzate in una singola partita. Ben 12, eguagliando Donyell Marshall e Kobe Bryant, dal coefficiente di difficoltà che raddoppia il loro valore.
Ad esso si aggiunge il fatto che Steph abbia fatto registrare un nuovo record: è il primo giocatore della storia NBA a far registrare due partite (back-to-back) in fila con almeno 10 triple realizzate in ognuna di esse. Infine ha allungato la striscia (attiva) da record che fa riferimento al numero di partite consecutive con almeno una tripla a segno (sono 129 partita ora) oltre al fatto che nella notte abbia “aggiornato” (288 attualmente) il record che già deteneva di triple segnate in una singola stagione!
Numeri da record, numeri da Golden State Warriors. We are all witnesses, anche lui:
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