Danny Ainge sull’inattività dei Celtics sul mercato: “Non ci sono state offerte abbastanza vantaggiose per noi”

La maggior parte degli addetti ai lavori NBA si aspettava che i Boston Celtics sarebbero stati tra i protagonisti indiscussi dei movimenti di mercato prima del termine ultimo per le trade, in quanto sono una della franchigie NBA più ricche di future scelte ai Draft e di buoni giocatori da inserire negli scambi. Invece, tra lo stupore generale, il presidente dei Celtics Danny Ainge non ha portato a termine alcuna trade, facendo così storcere il naso ai tifosi della franchigia di Boston.

Negli ultimi giorni di mercato si era parlato molto dell’interessamento dei Boston Celtics per giocatori del calibro di Dwight Howard e Al Horford, ma Ainge ha preferito non sprecare i numerosi assets in suo possesso per due lunghi che hanno scollinato i 30 anni d’età e che, in particolare, possiedono dei contratti che scadranno proprio al termine di questa stagione. Queste le parole di Danny Ainge:

“Capisco il disappunto dei nostri tifosi, è naturale. Abbiamo molto potenziale per poter imbastire trade che ci avrebbero permesso di migliorare il roster in questa stagione e, nonostante ciò, non ci siamo mossi minimamente sul mercato NBA. Ma questo eventuale ragionamento sarebbe stato ottimo solo se proiettato nel breve periodo. Nel lungo periodo, invece, sarebbero sorti alcuni problemi. Horford e Howard, giusto per citare due nomi importanti, sono sì due ottimi giocatori, ma non sono più di primo pelo e hanno entrambi il contratto in scadenza al termine di quest’anno. Se li avessimo presi, chi mi garantisce che poi avrebbero rifirmato con noi quest’estate? Il rischio di ritrovarci con un pugno di mosche in mano durante quest’estate era troppo alto, per cui abbiamo preferito rimanere immobili sul mercato e aspettare la prossima free-agency.”

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Leonardo Donati

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