Quella volta che Tyronn Lue stoppò Kobe…

Tyronn Lue, prima di diventare Head Coach dei Cleveland Cavaliers, era noto ai più principalmente per essere stato lo zerbino di Allen Iverson in una storica azione di gioco.

Lue all’epoca giocava ai Los Angeles Lakers, avendo vestito la casacca giallo-viola dal 1998 al 2001. Dave McMenamin di ESPN ha riportato una curiosa vicenda accaduta in allenamento, che coinvolse l’attuale allenatore dei Cavs e l’attuale stella della squadra di L.A.: Kobe Bryant. Questa sera (mercoledì) i Cavaliers incontreranno i Lakers. Dopo l’allenamento di ieri, Lue ha raccontato questo piccante aneddoto.

«Un giorno stavamo giocando 5 contro 5, squadra gold contro squadra white. Eravamo io, Devean George, Brian Shaw, Mark Madsen e mi pare Slava Medvedenko contro il quintetto titolare: Fish, Kobe, Shaq.

Per farla corta, si giocava il canestro per la vittoria e lui [Bryant] è andato lungo la linea di fondo mentre io ero sul gomito. Io sono sceso e ho stoppato la sua schiacciata sul vetro. Lui ha provato a schiacciare e io l’ho stoppato sul vetro. Abbiamo fatto contropiede, Devean George ha segnato il layup della vittoria e Brian Shaw ha cominciato “Ahhhh, ti ha stoppato!“. Kobe è diventato matto. Subito voleva darmele, poi voleva che giocassimo un uno-contro-uno dopo l’allenamento.

Io ho detto: “No, non faccio con te un uno-contro-uno.” Era veramente su di giri… Poi ogni volta che ci incontravamo sul campo mi stava addosso. Era una cosa assurda. Poi, come successo altre volte, voleva l’uno-contro-uno tutti i giorni… Ogni volta che arrivava un nuovo giocatore, lo sfidava uno-contro-uno per fargli capire: “Lo sai chi sono, lo sai chi sono?“. La stessa cosa accadde a Glen Rice. Fa semplicemente parte della sua natura competitiva, è veramente incredibile.»

Lue, 38 anni, è ora allenatore, come altri ex-compagni di Kobe (37 anni): Shaw (49) e Luke Walton (35).

«Mi fa sentire vecchio. Questo ti fa capire la sua grandezza

Lue ha rivelato di non aver ancora parlato con Bryant da quanto è diventato Coach dei Cavaliers. L’ultima volta è stato quando il neo-allenatore chiamò il Black Mamba per chiedergli una maglia #24 autografata da regalare a un amico. Lue spiega anche la natura del rapporto con Bryant.

«Parli con Kobe quando c’è l’occasione, non puoi pensare di stare sempre con lui. Quando lo vedo, quando lo chiamo o ho bisogno di parlargli, lui c’è sempre. Lui risponde sempre e sono sicuro che mercoledì verrà probabilmente ad abbracciarmi prima della partita e a congratularsi con me. Abbiamo costruito un grande legame, giocando per tre anni insieme a L.A., vincendo 2 campionati. È un legame che non si può rompere.»

Share
Pubblicato da
Alessandro Bonfante

Recent Posts

Jayson Tatum nominato Chief of Basketball Operations della Duke University

Jayson Tatum, stella dei Boston Celtics e simbolo della nuova generazione NBA, è stato nominato…

fa 2 mesi

Assente nella preseason NBA, LeBron James spera di essere pronto per la ripresa

Non è prevista la partecipazione di LeBron James alla pre-stagione, ma il suo obiettivo è…

fa 2 mesi

Quali sono le differenze tra sponsorizzazioni NBA e quelle in Italia

Le sponsorizzazioni sportive rappresentano un pilastro del business sia in NBA sia nei campionati italiani,…

fa 2 mesi

NBA, la trovata pubblicitaria di LeBron James non ha mai preoccupato i Lakers

Mentre LeBron James mandava in visibilio il web annunciando la sua misteriosa "Seconda Decisione", i…

fa 2 mesi

NBA, il rientro è lontano per Kyrie Irving: “Non chiedetemi la data”

Il rientro di Kyrie Irving è ancora lontano: il campione invita alla cautela e dichiara…

fa 2 mesi

L’NBA sbarca su Prime Video: nuova era per il basket in Italia

Alessandro Mamoli, Mario Castelli, Matteo Gandini, Tommaso Marino e Andrea Trinchieri entrano a far parte…

fa 2 mesi