Noah ancora fermo per problemi alla spalla

Dopo nove partite consecutive passate a bordocampo in giacca e cravatta a guardare i suoi compagni lottare, nella partita casalinga contro i Washington Wizards Joakim Noah è tornato in campo.
Ritorno amaro per il centro francese, che ha visto la sconfitta dei Bulls per 114-110 accompagnata da una pessima prestazione personale, chiusa con 0/7 dal campo ed un veloce ritorno in panchina che ha decisamente portato frustrazione all’ambiente.

Tutti i tiri di Noah sono arrivati da un distanza pari o inferiore ai 5 piedi dal canestro, ma la ruggine accumulata durante il periodo di assenza per infortunio, unita all’impossibilità di essere servito in post dai suoi compagni, non gli hanno permesso di iscrivere il suo nome nel referto dei canestri dal campo.

Più che per le prestazioni offensive, mai state il punto di forza del francese quando si tratta di fare canestro, a far preoccupare lo staff tecnico dei Bulls devono essere quelle difensive, poichè andando ad analizzare la partita contro i Wizards, si nota come Noah non sia in nessun modo riuscito a contrastare l’asse Wall-Nenè in situazioni di Pick-n-Roll, nè con buon tempismo per quanto riguarda il decision-making per intervenire, nè dal punto di vista fisico, con il centro brasiliano di Washington che non ha trovato particolari ostacoli nel dettare legge sotto i tabelloni.

In stagione, Noah sta mantendendo 4.5 punti a partita, con una percentuale reale dal campo del 42.8% (più bassa di quella di Kobe Bryant, che però si prende un numero di tiri decisamente maggiore e da posizioni decisamente più scomode del nostro); aggiungeteci che quando si trova in campo i Bulls hanno il quarto attacco peggiore della lega, e capirete come mai dalle parti dello United Center ci si stia cominciando a fare più di qualche domanda.
Con la crescita esponenziale dei giovani Portis e Mirotic e la grande intesa che il duo Gibson-Gasol parebbe aver trovato nelle ultime settimane, schierare Noah sta diventando sempre più difficile per Fred Hoiberg, consapevole che ogni volta che il francese è in campo, uno degli altri quattro perde minuti.

Tornano alla partita, non è stato certo il francese a causare la sconfitta dei suoi, ma la poca efficacia dell’attacco in generale e l’incapacità della difesa di contrastare i contropiedi avversari guidati da Wall.
Come detto prima, però, ci si cominciano a fare domande allo United Center: quanto alto potrebbe essere il prezzo per cercare di recuperare Noah concedendogli tanti minuti in campo?

Share
Pubblicato da
Leonardo Flori

Recent Posts

Record vittorie Gara 7 Playoff NBA: le squadre con più successi

Quale squadra detiene il record vittorie Gara 7 ai Playoff NBA? Scopri la classifica all-time…

fa 2 giorni

NBA Playoff 2024: squadre qualificate, accoppiamenti, tabellone

Tutti i verdetti della regular season, man mano che arrivano. Un antipasto in vista dei…

fa 2 giorni

Record punti in Gara 7 Playoff NBA: classifica

Chi detiene il record di punti segnati in una Gara 7 Playoff NBA? Scorri la…

fa 2 giorni

NBA Playoff, Western Conference Semifinals 2024: Denver Nuggets vs Minnesota Timberwolves

Dopo un anno, grande equilibrio al via della serie, Minnesota prova a spingersi fino alle…

fa 2 giorni

Playoff NBA, Irving-Doncic show e Dallas vola: 4-2 ai Clippers

Ora la sfida con gli Oklahoma City Thunder

fa 3 giorni

Playoff NBA, vince Orlando: si va a Gara-7

L'appuntamento decisivo sarà domenica

fa 3 giorni