Chris Paul ammette: “Al momento non siamo una squadra di cui tutti devono aver paura.”

In questi giorni anche JJ Redick aveva messo in dubbio lo status dei Los Angeles Clippers, togliendoli dal novero delle grandi contender dell’Ovest; ieri è toccato a Chris Paul. Paul, che sta vivendo una stagione sotto al par cui ci ha abituato nel corso della carriera, ha affermato:

“Al momento non siamo una squadra di cui tutti devono aver paura.”

Il paragone con Warriors e Spurs, in effetti, al momento è impietoso. I Clippers, con un record di 16-12, sono 10.5 partite dietro a Golden State e 7 partite dietro San Antonio e vengono da due sconfitte consecutive. A LA mancano ancora equilibri (dentro e fuori dal campo) e intensità; il talento c’è, resta da vedere se i Clippers saranno in grado di metterlo a fuoco da qui alla fine della stagione.

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Elia Pasini

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