I 76ers assumono Colangelo in seguito a pressioni esercitate dagli altri proprietari

Il cammino intrapreso dai  76ers non sta esattamente rendendo felici le altre 29 franchigie NBA. Ormai da qualche anno Philadelphia ha iniziato un processo di ricostruzione della squadra con il fine teorico di tornare competitiva. Mi sento di dire che, visti i record delle ultime stagioni, i risultati di questo processo sono piuttosto scadenti. Secondo Brian Windhorst di ESPN, per invertire questa tendenza iper-negativa, i 76ers sarebbero in procinto di assumere Jerry Colangelo.

La chiave di lettura interessante di questa situazione giunge alle nostre orecchie da voci interne all’NBA. Pare infatti che molti proprietari, in quanto stanchi delle difficoltà finanziarie causate all’intera Lega dalla cattiva gestione di Philadelphia, abbiano esercitato una forte pressione nei confronti di Adam Silver, affinché il Commissioner si impegnasse in prima persona per riportare i 76ers sui giusti binari. Qual è stato il risultato di tale pressione? L’assunzione da parte di Joshua Harris, proprietario di Phila, di Jerry Colangelo. Mentre Sam Hinkie resterà il GM della squadra, Colangelo avrà il compito di mettere al servizio del team la sua vasta esperienza di ex proprietario e ex GM dei Phoenix Suns.

Nonostante Philadelphia sia uno dei mercati più grandi dell’intera NBA, l’incapacità strutturale di costruire una squadra competitiva ha inciso negativamente sulla possibilità di contribuire all’aumento dei profitti della Lega. Una squadra con un record di 1-21, infatti, non è un’attrazione per i tifosi quando gioca in casa né tantomeno quando gioca in trasferta. La conseguenza è che con i 76ers in campo si registrano i picchi più bassi di affluenza nei palazzetti.

I proprietari delle restanti 29 franchigie si sono evidentemente stufati di queste dinamiche e hanno imposto a Silver di spingere per qualche cambiamento a livello dirigenziale in quel di Philadelphia. L’assunzione di Colangelo nel ruolo di “Chairman of basketball operations” dovrebbe portare ai 76ers quella saggezza che, negli ultimi anni, è totalmente mancata.

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Alberto Calò

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