Categorie: News NBA

James Johnson si lamenta per il poco spazio

James Johnson sembra essere uno dei pochi scontenti in casa Toronto Raptors in questo avvio di stagione: la franchigia canadese ha iniziato con un ottimo 10-6 e si sta affermando come una forza sempre più importante nella Eastern Conference, ma al suo interno non tutti sorridono.

E’ il caso di Johnson che, al termine della partita casalinga di mercoledì all’Air Canada Centre vinta dai suoi per 103-99 sui Cleveland Cavaliers, ha postato su Twitter un messaggio laconico sul suo mood: “under-utilized”, una parola per esternare il proprio stato d’animo non proprio felice per il minutaggio avuto finora.

Il nativo di Cheyenne, Wyoming, giocava in media 19.6 minuti nella scorsa stagione mentre quest’anno nelle prime 16 gare ha fatto registrare appena una media di appena 13.5 minuti d’impiego: un calo di utilizzo che lo ha fatto crollare nelle grazie di coach Dwane Casey il quale lo considera al momento il nono uomo della rotazione di Toronto.

Johnson è sbarcato nella Lega uscendo da Wake Forest con grandi aspettative: venne scelto con la chiamata assoluta numero 16 al Draft 2009 dai Chicago Bulls, ma nella sua prima esperienza non riesce a dimostrare a pieno il suo valore. Comincia così a girovagare per la NBA: Raptors, Kings, Hawks, Grizzlies e di nuovo Raptors dall’estate di un anno fa.

Dopo questa uscita è probabile che Johnson incappi in qualche sanzione pecuniaria per la manifestazione pubblica di un problema che invece andrebbe affrontato all’interno dello spogliatoio, a tu per tu con l’allenatore. JJ non è nuovo a un comportamento simile: infatti già nella sua prima parentesi a Toronto era stato multato per aver infranto il regolamento vigente all’epoca tra i giocatori, episodio che la franchigia allora bollò come “vicenda personale”.

Johnson dovrà impegnarsi per riguadagnare i minuti persi rispetto alla passata stagione sfruttando la versatilità nel ruolo di ala – può giocare sia da 3 sia da 4 – e soprattutto la mano educata al tiro da 3 punti che può usare per attirare fuori dal perimetro i lunghi avversari.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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